
Il disco composto da otto tracce suona fresco, giovane, contemporaneo come deve essere un album del 2010. Nel primo lato (sì lo so l’idea di lato sta scomparendo ma dato che chi scrive si gode la versione in LP beccatevi sto concetto vetusto) si nota un gusto retrò per quelle sonorità anni ’80 con un pizzico di sixties dovute alle sopracitate influenze. Mirrors e Girl in Black sembrano due pezzi dei Jesus & Mary Chain, mentre Stoned to Death e Hollow Hollow Girls sembrano uscite da qualche oscuro gruppo sixties di Nuggets. Tutto ciò senza mai predere di attualità e risultare antico.
Nel secondo lato i rapporti col passato vengono un po’ meno e le sonorità che ne vengono fuori sono quanto più figlie di un indie-rock alla “Oh Sees” o meglio ancora alla “Sleepy Sun”. Esempio di tutto ciò è la title track che da il via alla seconda facciata. Seguono la rumorosa Billy Speed e le esplosioni sonore di Hearts of Love per terminare con la tranquillità (e dopo una buona mezz’ora di feedback ci vuole anche) di All My Hate and my Hexes are for You che sa tanto di “Stereolab”. Dunque la ricetta ve l’ho data, vi ho anche detto di cosa sa non vi resta che sedervi e gustare questa leccornia californiana.