Crolla la richiesta di mutui

Il 2011 ha segnato un dato molto negativo: la richiesta di mutui è in caduta libera.

L’anno nuovo si apre con scenari economici tutti da decifrare, in sostanza l’incertezza la fa da padrona e in questo contesto di crisi economica registriamo che il 2011 chiude con un dato sconfortante: la richiesta di mutui è in caduta libera.

Rispetto al 2010 il calo si assesta intorno al 50 %, le famiglie che chiedono un mutuo per comprare un’abitazione sono sempre di meno.

Il quadro presenta l’oggettivo disagio delle persone di accendere un mutuo, la difficoltà delle banche di svolgere il proprio lavoro e un’economia ferma al palo, in bilico tra default e recessione.

Cosa aspettarsi da questo 2012?

Alcuni analisti stimano che la ripresa economica si avrà dal 2013, un dato imponderabile che va preso con le molle, ciò che è sicuro è la volontà di Monti di ridurre il debito pubblico, questa linea economica avrà ripercussioni negative sulla vita delle persone nel breve-medio periodo, si spera che a lungo andare e con l’auspicato risanamento delle casse dello Stato la situazione possa migliorare.

Sembra strano usare il termine speranza quando si parla di economia, nell’accezione comune, infatti, questa materia è una scienza, ecco iniziamo il 2012 sfatando questa leggenda, l’economia non è una scienza, è impossibile prevedere con certezza cosa avverrà domani, l’economia è una disciplina che va trattata con approccio scientifico come pacificamente ritiena la maggioranza degli studiosi.

La differenza è notevole perché posto che non è una scienza esatta, l’unica cosa che si può fare è cercare una linea di politica economica rigorosa e ben ponderata, esattamente il contrario di quanto è avvenuto in Italia, e l’indebitamento pubblico è proprio l’indice della superficialità con la quale si è affrontata l’economia.