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Crolli e interventi: il Comune cambia atteggiamento. Si riaccende la speranza per il centro storico.

Creato il 02 aprile 2013 da Laperonza

 

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Ancora oggi il giornale parla dei crolli potenziali del centro storico di Montegranaro e delle tante situazioni a rischio che si contano perlustrando le vie del paese vecchio. L’ultima transennatura, infatti, ha risvegliato l’attenzione su un problema purtroppo antico sul quale, invece, non bisogna mai smettere di puntare i riflettori.

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Le case a rischio crollo sono numerosissime e vi sono situazioni di vero pericolo, come l’ormai famosa impalcatura di via Don Minzoni, oggetto di ordinanza di messa in sicurezza già nell’ormai lontanissimo 2001 quando, in risposta al provvedimento firmato dall’allora sindaco Gianni Basso, fu eretta un’impalcatura, appunto, che si rivelò fin da subito più pericolosa dello stabile stesso. Ciononostante essa è ancora lì dopo undici anni.

 

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Oppure pensiamo alla casa di via Palestro, della quale sono crollati completamente tetto e solaio del primo piano e nel cui muro esterno è incastonato un bellissimo mattone datato 1695 per il quale l’Archeoclub ha presentato istanza di salvaguardia tramite rimozione e custodia. In via Solferino i puntelli non frenano la degenerazione di uno stabile che sta trascinando con sé anche quelli confinanti.

 

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In via Don Minzoni, angolo via Palestro, proprio di fronte all’impalcatura di cui sopra, ancora un nuovo crollo di un tetto aggrava la situazione e rende pericolosissimo un fabbricato fatiscente che potrebbe essere abbattuto per agevolare non di poco la viabilità del centro storico. L’elenco sarebbe lunghissimo ma mi fermo qui.

Registriamo, però un sensibile cambiamento di atteggiamento da parte del Comune  e dell’Ufficio Tecnico che, nei giorni scorsi, ha più volte ispezionato i punti critici del quartiere iniziando a studiare seriamente le modalità tramite le quali intervenire in maniera concreta. Non si tratta soltanto di interventi di pulizia, come si dice da più parti, ma della volontà di mettere mano al problema con interventi sostanziali. Da parte mia reputo credibile l’intenzione manifestata dal Comune della quale sono stato messo a conoscenza e sulla quale posso affermare che si stia andando nella giusta direzione, ragionando sia sul recupero che sull’abbattimento di stabili pericolanti. Credo che si sia finalmente innescato un processo positivo per il quale, come sempre, ho dato la piena disponibilità a collaborare sia mia che dell’Archeoclub che presiedo. Certo è che non si possono più procrastinare gli interventi sugli stabili di cui abbiamo parlato e che, comunque, serve una visione d’insieme del problema perché si possa recuperare da un punto di vista urbanistico, sociale ed economico il centro storico inteso come patrimonio comune di tutta la città. Mi pare di capire che questa visione d’insieme si stia concretizzando.

Luca Craia


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