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Crolli nella Galleria Umberto: il Comune era già stato diffidato nel 2010

Creato il 12 luglio 2014 da Makinsud

Crolli nella Galleria Umberto: il Comune era già stato diffidato nel 2010

C'è ancora sgomento e rabbia per la morte di Salvatore Giordano, il 14enne che, lo scorso 10 luglio, è stato investito da diversi calcinacci caduti dal cornicione della Galleria Umberto, in pieno centro di Napoli. Le indagini degli inquirenti, che cercano di accertare le responsabilità dell'accaduto, continuano: gli indagati sono già 45, mentre spunta una diffida verso il Comune, targata 2010.

Crolli nella Galleria Umberto: il Comune era già stato diffidato nel 2010

19 febbraio 2010: è questo giorno che il Comune di Napoli conosce, tramite una diffida di un condominio privato, le condizioni disastrose in cui versa la Galleria. "La caduta di calcinacci proviene dall'arcata in gesso posta all'apice dell'uscita su via Toledo che appartiene al Comune di Napoli. Pertanto è il Comune di Napoli è tenuto ad eliminare il pericolo e a ripristinare le parti interessate dal dissesto [...]".A sottoscrivere tutto ciò fu uno degli amministratori dei condomini della Galleria Umberto: è un documento che potrebbe essere decisivo per le indagini tanto che è già al vaglio del collegio difensivo della famiglia Giordano.In realtà, per la Procura di Napoli, il Comune è "parte offesa" in questo procedimento penale. Poche ore fa è stato infatti notificato "un avviso di accertamento tecnico non ripetibile per la persona offesa da reato" che individua il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, come "legale rappresentante del Comune, come persona offesa". Cosa significa? Che Palazzo San Giacomo, al momento, è esente da responsabilità e che, anzi, è stato danneggiato da quanto accaduto.

Crolli nella Galleria Umberto: il Comune era già stato diffidato nel 2010

Gli indagati per la morte del piccolo Salvatore sono già saliti a 45: tra questi ci sarebbero anche tre funzionari del Comune. I reati ipotizzati sono omicidio colposo e crollo colposo. Gli inquirenti stanno lavorando su due fronti: da un lato l'accertamento delle responsabilità relative alla manutenzione della facciata dove si è verificato il crollo, dall'altro si valuta l'ipotesi di eventuali omissioni in considerazione del fatto che nei mesi scorsi si era verificata la caduta di calcinacci dagli stucchi decorativi, che non avevano provocato danni ai passanti ma avevano determinato per alcuni giorni il transennamento dell'area sottostante. A tale proposito i carabinieri hanno acquisito una serie di documenti, fotografie e filmati, anche presso le redazioni di organi di informazione. Intanto, i lavori di messa in sicurezza della Galleria partono oggi, come prevede un'ordinanza specifica firmata dal sindaco De Magistris: cornicioni, elementi decorativi,archi, tutto, insomma, verrà verificato per eliminare ogni pericolo. Una domanda sorge spontanea, considerata anche la diffida del 2010: questi lavori di ristrutturazione potevano partire prima? La sensazione è che, per rispondere, la famiglia dello sfortunato Salvatore dovrà aspettare ancora tanti mesi e affrontare tante battaglie procedurali, una lunga strada alla ricerca della verità.


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