La cromatografia su carta è una delle tecniche più semplici di cromatografia che può essere riprodotta facilmente anche a scuola ed ha quindi una grande valenza didattica.
Si tratta di una tecnica che permette di separare i componenti di miscele colorate, ad esempio i pigmenti che costituiscono un inchiostro o che danno vita ai colori delle foglie e dei vegetali in genere.
Nella cromatografia si distinguoino una fase stazionaria ed una fase mobile.
La fase stazionaria è costituita da una striscia di carta per cromatografia; la fase mobile, invece, è un solvente.
La scelta del solvente è molto importante per ottenere la separazione dei diversi componenti della miscela colorata.
Il procedimento è molto semplice. Basta preparare una striscia di carta per cromatografia, far cadere una goccia di pigmento colorato e lasciarlo asciugare per qualche minuto.
La carta per cromatografia deve essere messa in un bicchiere contenente il solvente: è importante immergere nel solvente solo la parte terminale, evitando che il liquido bagni il pigmento colorato.
Piano piano il solvente salirà per capillarità lungo la carta e raggiungerà il pigmento.
A questo punto le diverse sostanze chimiche seguiranno il solvente e si separeranno permettendoci di vedere i diversi colori.
I diversi pigmenti vengono trascinati dal solvente e si spostano con velocità diverse; in questo modo, si dividono in base a quanto fortementevengono adsorbiti dalla fase stazionaria (carta da cromatografia) ed a quanto fortemente si sciolgono nella fase mobile (solvente). I componenti che vengono maggiormente attirati dalla carta percorreranno poca strada; i pigmenti che si sciolgono bene nel solvente, invece, verranno trascinati più in alto.
In questo modo si formano diversi strati di colore, come potete vedere da questo disegno schematico che ho preso da wikipedia. Il risultato sarà sicuramente più sfumato e graduale ma comunque apprezzabile!
Ecco un esperimento di cromatografia semplice e non pericoloso da fare con i bambini: scoprire i diversi pigmenti presenti in un pennarello; come solvente si può usare tranquillamente dell'acqua, come ci spiega bene Maestra Rosalba in questo bel post: Cromatografia Su Carta Con Pennarelli E Acqua.
Immagine dal post Cromatografia Su Carta Con Pennarelli E Acqua
Nel prossimo post vi parlerò, invece, della cromatografia su strato sottile e dell'esercitazione che avevo svolto per l'esame di laboratorio di chimica all'università... per scoprire i diversi pigmenti nascosti dal verde della clorofilla!Tania Tanfoglio