Cronaca di un dolore annunciato

Sono appena uscita dalla clinica. Un intervento di routine, per me il terzo e definitivo. Sarei dovuta entrare ieri a mezzogiorno e uscire nel primo pomeriggio e, invece, alla fine, sono rimasta lì anche stanotte. Ieri, appena arrivata, quando l'infermiere mi mostrava il mio comodino, il mio letto e il mio armadio sorridevo e dicevo "No No, guardi che io pomeriggio me ne torno a casa mia!" e lui "Vabbè, se cambia idea...". Detto, fatto, ho passato la notte là. E così ho potuto fare tutte quelle cose che non faccio mai. Ho mangiato la pastina, il prosciutto cotto e il purè che per me sono un evento. Ho finito tutto!! Le infermiere, tutte gentilissime, mi hanno coccolata e stamattina è venuto un "pezzo grosso" a farmi la medicazione. Anche se a casa mi aspettava la mia cameretta attrezzatissima di dvd, italiani e americani, libri, riviste straniere e telecomandi, mi son fatta portare anche qualcosa lì. Vacanza!!Ieri sera, mentre guardavo Una mamma per amica, la mia vicina catturava attimi preziosi della storia italiana, guardando il Festival di Sanremo. E io, ogni tanto, sbignavo. Mi hanno fatto morire le battute sulla Canalis e sul perchè sia a Sanremo. Ma nello stesso tempo ho adorato il suo abito argento (per me era tendente al verde acqua), ovviamente di Cavalli. Una favola! Strepitoso anche quello lungo rosso di Versace ma quello argento vorrei si materializzasse qui su di me, piede permettendo!Ora sono a casa, con tutti i comfort della mia cameretta e il delivery di Lattughino che, per l'occasione, è arrivato a Monza.Ah! Ero la più chic della clinica con le mie Goyard nere! L'importante è non farsi mai cogliere impreparate, ricordatelo!S.