Cronaca di uno smalto andato a male

Io amo lo smalto, alla follia. Davanti alla scelta correttore/smalto sceglierei lui, indubbiamente.
Ma ahimè, negli ultimi mesi spesso ho dovuto farne a meno: unghie troppo fragili e corte, smalti ciofeca e quant'altro.
Per questo un bel giorno di dicembre decido, felice e speranzosa di farmi lo smalto semi-permanente.
Lui, il risolutore, quello che ti permette di avere per un mese mani perfette e nessuno sbattimento solvente/base/smalto/top coat e cazzivari.
Mi reco dalla ragazza (per dovere di cronaca non posso omettere che nello studio si occupa unicamente di unghie, ricostruzioni e roba simile) lei mi fa una manicure sommaria (modestamente ci avevo pensato io il giorno prima) e nota le mie povere unghie un po' sfaldate.
Scelgo il colore, un rouge noir mediamente scuro ed iniziamo il procedimento: base-mani nel fornetto, prima passata di smalto-mani nel fornetto, seconda passata-mani nel fornetto, top coat- mani nel fornetto.
Noto con un leggero disappunto che l' applicazione non è poi così perfetta e minuziosa (a 'sto punto me lo mettevo io, come dico io) ma mi accontento perché in fin dei conti per un mese non dovrò preoccuparmi di nulla.
Cazzata.
Dopo cinque giorni (e dico CINQUE) iniziano a sollevarsi pezzi di smalto (che ha la consistenza di una specie di pellicola plastica) da quattro unghie su dieci. Bene, molto bene.
Aspetto che passi almeno il giorno di Santo Stefano per chiamare la ragazza che molto gentilmente mi fissa un altro appuntamento, le spiego il problema e le chiedo di toglierlo completamente che ci ho ripensato, forse non fa per me.
Mi sento rispondere: "Avresti dovuto fare lo smalto-gel, non il semipermanente".
Grazie, ma dove diavolo eri mentre me lo facevi?! In Uzbekistan?! Chi avrebbe dovuto dirmelo, l' omino biscottino?!
Mi toglie lo smalto, mi mette l'olietto ed un rinforzante e mi fa andare senza pagare nulla (dietro la mia fintissima domanda: "quanto ti devo?").
Ciao 28 preziosissimi euro, vi ho voluto bene.
Purtroppo non ho nessuna foto da mostrarvi, ero troppo impegnata ad imprecare, so che capirete.