Magazine Diario personale
Cronache dai ghiacci: 90 giorni in Antartide
Creato il 09 settembre 2015 da Anna Pernice @Anna_PerniceNel 2013 Chiara Montanari, un ingegnere del Politecnico di Milano, torna per la quarta volta in Antartide, alla stazione Concordia, questa volta come responsabile della logistica. Vi trascorre i tre mesi dell’estate australe, quando il sole non tramonta mai. Concordia è la base di ricerca italo-francese situata sull’altipiano antartico a 3300 m di altitudine e a 1200 km dalla costa: un luogo isolato da tutto, un ambiente ostile, gelido, dove le condizioni climatiche impediscono qualsiasi tipo di vita. Ricercatori, biologi, climatologi di tutto il mondo vi studiano lo stato dei ghiacci e del pianeta. Per tutta la sua permanenza Chiara ha tenuto un diario, riproposto in forma narrativa nel suo libro "Cronache dai ghiacci: 90 giorni in Antartide", dove racconta la sua esperienza di vita in condizioni estreme. Come si vive a -50 °C?
Organizzare la vita quotidiana a Concordia non è semplice: l’approvvigionamento in viveri, materiali, carburante dipende dall’arrivo del convoglio via terra – la “traversa” – ma in Antartide nulla è più imprevedibile del meteo, e l’attesa può essere snervante e trasformarsi in un incubo. La gestione dei rapporti personali in un microcosmo asfittico, dove non vi è la possibilità di isolarsi né di allontanarsi, è l’altra dura prova cui sono sottoposti gli abitanti della base, resa ancora più delicata dalla presenza di solo 6 donne tra 60 uomini. Ma c’è anche la lontananza da casa e dagli affetti, la gestione delle emergenze logistiche e sanitarie e l’inevitabile conflittualità che esse generano. Nella sua cronaca puntuale, avvincente, ma anche autoironica, Chiara Montanari regala al lettore uno squarcio di vita davvero fuori dal comune, dove solo determinazione, disciplina e mente fredda permettono di portare a casa la pelle.
PREFAZIONE: CONCORDIA STATION La geografia del luogo: - la base Concordia è una stazione di ricerca internazionale - si trova in cima alla calotta polare, a 3.300 m di altitudine - all’interno, a 1200 km dalla costa, vicino al Polo Sud geografico. Le basi che ci riforniscono sulla costa sono: - la base italiana Mario Zucchelli (MZS) - e quella Francese di Dumont d'Urville (DDU) Praticamente è come avere una base a Milano e il supporto a Londra o Barcellona, in mezzo c’è solo il deserto di ghiaccio. Diario dal 17 Novembre 2013 al 5 Febbraio 2014
CHAPTER 1. IL VIAGGIO Come si arriva in Antartide? il mio viaggio dalla Nuova Zelanda alla base americana di Mc Murdo e i vari trasferimenti sulla costa. Quali le ricerche sulla costa e il senso del tempo in Antartide? Finestre temporali: la gestione dell’imprevisto, uno degli elementi principali in Antartide.
CHAPTER 2. L’impatto con la base Condizioni Climatiche: Cosa significa vivere a – 50°C, con un “freddo aggressivo” e la mancanza di ossigeno? La Base Concordia: come è nata la base? l’accordo internazionale e gli anni della costruzione la sua struttura e le diverse funzioni per ogni spazio. Cosa significa vivere confinati in spazi ristretti e affollati? Scienza: glaciologia per il clima Le carote di ghiaccio estratte sotto il ghiaccio di Concordia contengono l’atmosfera di 800.000 anni fa!
CHAPTER 3. Lavorare a Concordia L’arrivo dei rifornimenti: carburante e viveri La protezione ambientale: come gestiamo il nostro impatto sull’ambiente? Vivere a Concordia: come è guardare la distesa di ghiaccio in silenzio?
CHAPTER 4. Sentirsi su Marte Le ricerche dell’ESA: L’agenzia Spaziale Europea ci studia perché Concordia è il posto sulla terra più simile ad una base spaziale. Scienza: le ricerche in Astrofisica (telescopi a infrarosso) Vivere a Concordia: La spedizione, i racconti di chi ha vissuto l’inverno polare e la mia esperienza nella gestione della base. Le attività nei giorni di riposo: la piscina all’aperto … Sfide: i passeggeri bloccati dal maltempo
CHAPTER 5. Natale con l’SOS Vivere a Concordia: la gestione dei Conflitti; il Natale, la lontananza da casa; il Capodanno nel sole di mezzanotte La gestione delle emergenze e il patto di mutuo soccorso tra le basi: la logistica Australiana ci aiuta Sfide: l’SOS della Nave russa (Akademik Shokalskiy) rimasta bloccata tra i ghiacci e la nostra nave richiamata in soccorso Scienza: Goedesia (GPS) le ricerche sui movimenti della calotta polare e i cambiamenti climatici
CHAPTER 6. Gli abitanti di Concordia. Tra conflitti e relax Vivere a Concordia: Come si vive in 60 di cui solo 6 donne? Il Fattore di Rivalutazione Antartico: le relazioni uomo donna La nostra discoteca si chiama spaccaossa! Si mangia ma non si ingrassa! Sfide Logistiche: Il Ruolo del Capo Spedizione e quello del Technical manager Lavorare in Antartide è come suonare in un quartetto jazz Siamo in emergenza carburante! Un problema nel team tecnico
CHAPTER 7. La gestione delle emergenze L’emergenza carburante continua! I rischi a Concordia Il tragico incidente di MZS
CHAPTER 8. La preparazione della base per resistere all’inverno Sfide: La winterizzazione La staffetta del passaggio di consegne Gli australiani ci chiedono aiuto Un guasto alle telecomunicazioni Emergenza: siamo ancora senza carburante Scienza: la ricerca di micrometeriti. Vivere a Concordia: La convivenza multiculturale
CHAPTER 9. La Spedizione è finita Vivere a Concordia: Il White Out Il congedo da Concordia
Prologo – Dicembre 2014 Il libro si chiude con il racconto di come è andata la spedizione, di cosa fanno oggi i vari personaggi e cosa faccio io: utilizzare l’Antartide, come metafora del periodo storico turbolento in cui viviamo. Vivere in Antartide significa gestire l’incertezza, presidiare il cambiamento, valorizzare l’ambiente e la diversità, saper cogliere le opportunità e agire con lucidità fronteggiando le emergenze. In sintesi: sviluppare resilienza in armonia con l’ambiente. In chiusura è l’augurio che questo libro possa stimolare i lettori a cercare altre informazioni sull’Antartide.