“E quindi sono qui, in silenzio, appesa a testa in giù come una pupa o una crisalide, a costruirmi un bozzolo di convinzioni e scelte, sperando di uscirne con un paio d’ali”
Questo scrivevo alcuni giorni fa. Sono ancora qui appesa. Il bozzolo si è seccato mi dà protezione. E’ un bene che io sia qui dentro, perché il bisogno di alienazione è estremo. Va tutto molto bene, ma per ora non voglio uscire da qui. Non voglio la luce forte, non voglio rumori molesti. Qui arriva tutto ovattato ed è così che voglio che sia. Non voglio nulla che mi distragga. Il mio mondo è tutto nel mio bozzolo e porto avanti lavori e progetti al contempo frenetici e lentissimi. E’ benvenuto e mi rende felice chiunque si avvicini a parlare con me attraverso gli strati che mi circondano, ma io ora non posso uscire per cercare nessuno. Non posso e non voglio. Ho bisogno di stare qui e qui sono serena. Va tutto bene. Sto continuando a scrivere molto, ma non condivido perché dal bozzolo è difficile far uscire i pensieri. Scrivo e penso per me stessa.
Aspetto che i miei pensieri diventino le mie ali. E un po’ di prurito alla schiena lo sento.