Cronache di Leggende Perdute - VIII

Da Fabio Iovinella @eroniris
La luce del sole filtrava lievemente attraverso le leggere tende verdi.
I raggi accarezzavano quel volto dai lineamenti delicati e si riflettevano su quei lunghi capelli del colore del platino.
Una lieve brezza mosse le tende e il sole riempì la stanza.
Le palpebre si strizzarono ed uno sbadiglio profondo separò quelle rosee labbra che fino a poco fa erano delicatamente poggiate tra loro.
Stiracchiandosi per scrollare il sonno di dosso, Alea spalancò i felini occhi eterocromi. Si guardò intorno cercando di capire dove si trovasse. Togliendosi le coperte di dosso, scese dal letto.
Non aveva nulla indosso e nella stanza non c'era alcun vestito. L'armadio era vuoto e non c'era niente nemmeno nei cassetti.
"La mia gemma! Dov'è?"
Il ciondolo non era al suo collo e non ne percepiva la presenza da nessuna parte. Provò ad evocare le sue vesti da viaggio ma non accadde nulla.
Senza perdere altro tempo raggiunse la porta della sua stanza e ne uscì. Il corridoio non era molto lungo e solo un'altra stanza era presente sul lato opposto.Avvicinandosi con cautela appoggiò l'orecchio alla porta per sentire se ci fosse qualcuno all'interno.Non percependo alcun rumore, Alea aprì la porta ed entrò.La stanza era identica alla sua, sbirciò quindi in giro sperando di trovare la sua gemma o almeno qualche vestito, ma senza alcun risultato.Decise quindi di scendere le scale in fondo al corridoio per esplorare il piano inferiore.Le scale davano su un disimpegno arredato in maniera rustica, piccoli quadri raffiguranti il susseguirsi delle stagioni erano appesi sulle pareti. Un tavolinetto piazzato a ridosso delle scale sosteneva un vaso in ceramica con fiori di campo ancora freschi. Ai lati del tavolino due sedie di canapa completavano la composizione. Dalla grande porta a doppio battente lì di fronte non proveniva alcun suono, Alea decise quindi di proseguire.La grande cucina abitabile faceva anche da ingresso, con una porta che dava sull'esterno dal lato opposto della stanza.Le grandi finestre lasciavano passare la luce del sole che illuminava l'intera stanza. Solo il grande tavolo in legno separava la bekku dall'uscita.Senza preoccuparsi minimamente della sua nudità, come se non le importasse per nulla, Alea varcò la soglia, ritrovandosi sul portico esterno. Lo spettacolo che le si parò innanzi la lasciò senza fiato. La casa si trovava su una piccola isola fluttuante. Un grande prato fiorito sospeso nel cielo, circondato da immense cascate. Un piccolo ruscello di acqua pura divideva quasi a metà quella peculiare isoletta, sfociando in un lagetto poco distante, con un unico, maestoso albero al suo centro.Inglobato nel fusto dell'albero vi era un cristallo enorme, iridescente proprio come la sua gemma.E ai piedi dell'albero, una figura minuta che guardava verso l'alto.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Renato Fucini, Il Monumento

    — La questione, caro signor Annibale, è semplice, semplice. Noi, in questa faccenda, se non si rimedia, ci si fa una di quelle figure da vergognarci, tutte le... Leggere il seguito

    Il 15 novembre 2014 da   Paolorossi
    CULTURA, RACCONTI
  • Lorenzo Viani, Ricordi di Federigo Tozzi

    Allora, per l’affitto della mia camera, via San Zanobi, spendevo quanto spendo oggi per la casella postale. Tutte le volte che prendo la posta il pensiero... Leggere il seguito

    Il 22 ottobre 2014 da   Paolorossi
    CULTURA, RACCONTI
  • Lorenzo Viani, «Marchese» Ceccardo d’Ortonovo

    Pochissimi sanno che il poeta Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, tra le tante cose che fece nella sua vita tumultuaria ed ardente, fece anche tre anni di legge... Leggere il seguito

    Il 07 ottobre 2014 da   Paolorossi
    CULTURA, RACCONTI
  • Lorenzo Viani, Il vero Pascoli

    Sono ritornato a Barga oggi, pomeriggio affocato. Nella canicola par vibri anche il mare di pietra scolpito nella formella che è sopra la porta, e la barca,... Leggere il seguito

    Il 06 settembre 2014 da   Paolorossi
    CULTURA, RACCONTI
  • La Recensione del Mese: Stoner di John Williams

    Premessa: questa molto probabilmente non sarà la recensione più originale fatta su Stoner di John Williams. Tuttavia, non credo che potrei scrivere qualcosa di... Leggere il seguito

    Il 05 settembre 2014 da   Strawberry
    CULTURA, LIBRI, RACCONTI, TALENTI
  • Fate

    Racconti AmoraliAlla donna che sa di desideri proibiti. Se ne stavano così, sedute a gambe incrociate sul lungo fiume a osservare la notte, la bottiglia di gin... Leggere il seguito

    Il 03 settembre 2014 da   Philomela997
    RACCONTI, TALENTI