Internatelo!Che qualcuno lo faccia rinchiudere davvero. Abbiamo raggiunto i massimi livelli di presunzione e sciatteria culturale, ma anche una palese stupidità che non conosce un briciolo di pudore.
Durante un'intervista al Toronto Star, David Cronenberg si esprime in questi termini, parlando di Kubrick:
"Credo di essere un regista molto più intimo e personale di Kubrick. Lui non ha mai capito veramente il genere horror ed ecco perché trovo che “Shining” non sia un grande film. Non credo che Kubrick avesse capito fino in fondo ciò che stava facendo. Il libro era pieno di immagini suggestive ma lui non credo che le abbia sentite veramente".
Aspettate perché continua:
"Credo che Kubrick fosse un regista molto più commerciale di mente, sempre alla ricerca di finanziatori che potessero produrre i suoi lavori. Io non sono così, e nemmeno altri grandi registi come Fellini o Bergman lo erano".
Beh, in effetti caro Cronenberg, pensando a un Cosmopolis, credo si tratti senz'altro di un film più intimo rispetto a Shining. Intimo come uno straccio da tenere in bagno, a portata di mano nell'evenienza. Una volta questo regista sapeva davvero esplorare terre mai toccate da nessun altro prima di lui. Sapeva trascinare lo spettatore in atmosfere tanto macabre da invadere il corpo, ancor prima che la mente. Riesce a rinnovare lo stereotipo dell'horror che vede al centro dell'attenzione lo scienziato pazzo (Il demone sotto la pelle), il tema della mutazione della carne (Videodrome). E la sua filmografia sarà da tenere in considerazione almeno fino agli anni '90. Dopodiché, il nulla.
Non è la prima volta che il regista canadese si lascia andare a frecciatine da regista saputello convinto. Stavolta però, credo abbia scelto qualcosa di troppo grande, anche per lui.
Fonte della news cinema.fanpage.it
*Sarei curiosa di sapere cosa ne pensa Jack...