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Ultimamente lo so, non sto curando molto il blog - non che la cosa importi a molti, in effetti - però negli ultimi giorni ho avuto una scusa valida: sono stato al Pisa Book Festival, il festival dell'editoria indipendente, per poter promuovere Storia di uomini invisibili e Vita da scarabocchio insieme ai Nativi Digitali e ai compari della Leucotea edizioni. Il bello di questi festival è che ti permettono di incontrare vecchie conoscenze e di farne di nuove... ma andiamo con ordine.Dato che sono un temerario, ho deciso di fare il viaggio in treno. La cosa principalmente per due motivi: un po' perché ultimamente ho smesso con la vita da pendolare, e tenersi in esercizio non fa mai male, ma soprattutto perché l'unica cosa che mi riesce da fare in treno è leggere (manco la musica riesco ad ascoltare) e così ne ho approfittato per portarmi avanti col secondo volume de L'amica geniale: Storia del nuovo cognome. Che per la cronaca, mi sta piacendo molto.Sì, ho anche ripreso a smanettare con Instagram e sono caduto nella trappola selfie, fra un capitolo e l'altro...Comunque, alla fine sono arrivato.Il B&B era molto strano. Oltre a quella strana armatura all'ingresso, andava sottolineato l'arredamento in stile russo. Matrioske, strani strumenti musicali e persino delle tazzine con il faccione di Lenin, con le stesse cromature che si vedono nei film che trattano di russi. Momento weird che non poteva mancare. Io ero così stanco che mi sono persino risparmiato delle battutacce in merito, il che credo sia stata una fortuna. Anche se il tempo per riprendermi è stato poco, perché poi era tempo di #spaccarsiammerda con Marco e Annalia, le menti dietro la Nativi digitali Edizioni.Lo #spaccarsiammerda alla fine è consistito solo nel mettersi a cantare Tex dei Litfiba per le calli pisane (non so da dove mi sia venuto l'impulso). Ma senza allontanarsi troppo, che avevo paura di perdermi - capitemi, non c'erano montagne per orientarmi. E sì, in Trentino ci si orienta con le montagne.Comunque...Alla fine siamo andati in fiera carichi di entusiasmo, con la fortuna che tutto il materiale era lì già dal giorno prima, quindi ho dovuto combattere solo con la voglia di stare a letto. Ed è stato consolante pensare che, dato che quest'anno ho sfortunatamente saltato Lucca Comics, mi sono in parte rifatto con questa. Una fiera nuova, che le novità non fanno mai male.Poi c'è stato l'incontrare tanta brutta gente.Siamo una bella squadra, vero?Pure lo stand non era da meno!Loro lavorano sempre bene, ma quest'anno si sono davvero superati! Oltre alle solite e collaudate ebookcard c'era anche un catalogo nuovo di zecca, offerte omaggio, abbonamenti e, soprattutto, tante caramelle.Poi c'è stato l'incontrare nuovamente gli uomini invisibili... Tommaso, Franco, Andrea, Giulia e Giovanni... pensare al periodo in cui l'avevo scritto e a cosa è successo in questi due anni in cui è stato pubblicato.Sì, momento melassa, ma sono cose inevitabili a un certo punto. Credo. Ma in tutto quel tempo molte cose sono cambiate, io stesso sono cambiato e non posso che essere grato, sia per il bene che per il male, della cosa. Perché tutto aiuta a crescere, ma se questa cosa avviene facendo ciò che ami, allora imparare è sempre più bello.Essendo lì anche per presentare Vita da scarabocchio, ho dovuto fare un po' di salti da uno stand all'altro. E già che c'ero, ho avuto una bella sorpresa...Ho potuto avere l'onore di essere uno dei primi bipedi a toccare con mano Caramelle al gusto arancia, l'esordio letterario della nostra cara Valentina Orsini, colei che sta dietro al bellissimo blog Criticissimamente. Un'evento così importante che per l'occasione mi sono addirittura vestito ammodino.Prometto che appena finirò Storia del nuovo cognome, questo sarà il prossimo libro su cui mi getterò.Ma confido, conoscendola, che avrà fatto un lavoro così bello che di certo non mi farà rimpiangere la penna di nessuna Elena Ferrante.C'era anche Ilaria (qui il suo blog) che ha partecipato con me in ambo gli stand. Coi Nativi Digitali per promuovere la sua trilogia distopica de Il giardino degli aranci - davvero bella, è riuscita ad appassionare pure me che non amo il genere - e con la Leucotea per Il nostro gioco, una storia sulla Seconda Guerra Mondiale davvero atipica ma comunque molto toccante.Io consiglio entrambi, in base a quelli che sono i vostri gusti, perché meritano molto. Se come me siete onnivori, invece, prendeteli tutti e due e fatevi una bella abbuffata.Lei è stata così gentile che, oltre al suo, ha voluto promuovere sulla sua pagina anche il mio libro e quello di Valentina, riscoprendosi fotomodella per l'occasione. La potete vedere lì sopra con le sue opere e le nostre :)La giornata è trascorsa così. Mi ha fatto molto piacere che Vita da scarabocchio abbia ricevuto questi piccoli ma significativi consensi (tredici copie vendute in un solo giorno, son briciole, ma in fiere come queste non sono nemmeno poco!) e ammetto che mi sono divertito molto a cercare di attirare l'attenzione ai vari stand.Certo... sono arrivato a comprendere solo dopo di tutte le scemenze dette in una sola giornata, ma il bello sta anche in quello. Spero. Se nel vedere questo articolo qualche soggetto delle mie pessime battute dovesse riconoscersi, mi scuso.L'anno scorso, a causa di alcuni contrattempi, ero stato costretto a saltare questa simpatica iniziativa. Quest'anno ce l'ho fatta e mi sono divertito abbomba. Ma come tutte le cose belle, è finita...Ancora grazie a tutti coloro che hanno contribuito a rendere quella folle giornata così meravigliosa!