Indossa la maglia rosa, ma si candida per la classifica della rossa, quella a punti. Perché ne ha presi tre, ma di sutura, alla caviglia, a seguito della caduta nella quale è rimasto coinvolto sul traguardo di Horsens, tappa #2 del Giro d’Italia 2012, Taylor Phinney (BMC), giovane statunitense che con la sua vittoria nel prologo di Herning e l’entusiasmo esibito nelle tappe danesi si candida al ruolo di miglior attore protagonista della prima pare di Giro.
Tre punti, dicevamo. Tanti ne sono serviti per sutuare la ferita alla caviglia destra la cui origine è ancora ignota (Phinney pensa di aver colpito qualcosa nella caduta), ma le cui conseguenze sono ben visibili se è vero come è vero che ieri Phinney ha dovuto recarsi all’aeroporto a bordo di una sedia a rotelle per evitare di affaticare l’arto.
Una radiografia ha escluso fratture, dunque Phinney dovrebbe essere al via della cronosquadre di Verona mercoledì 9 maggio per difendere la maglia rosa con i compagni del team BMC; resta da definire, però quale possa essere l’efficienza di una gamba così dolorosamente compromessa: sarà sopportabile o lo costringerà ad un prosieguo da calvario?