Luca Parisi / Sports / acqua, cross training, funzionale, infortunio, metodica, overtraining, programma / 0 Comments
Il cross-training costituisce una metodica di allenamento alternativa che si avvale di esercitazioni non sempre disciplina-specifiche ma che integrano o sotituiscono per periodi particolari le sedute dell’abituale programma di allenamento dell’atleta con diverse finalità (prevenzione e rieducazione, gestione dell’overtraining, fino all’enfatizzazione della prestazione stessa); in relazione a questo approccio metologicole attività acquatiche rappresentano una modalità particolarmente stimolante e utile, con proposte innovative e stimolanti.
Le attività acquatiche svolgono un ruolo significativo e rappresentano, proprio per le caratteristiche del movimento nell’ambiente “acqua”, una opportunità di lavoro decisamente stimolante riproduttivo per l’atleta.
L’attività in acqua rappresenta inoltre una situazione ideale per le esigenze di prevenzione e recupero funzionale da una parte, e di rigenerazione e recupero post allenamento e post gara. In ogni caso le metodologie di lavoro proposte come cross-training devono essere adattate alle caratteristiche dell’atleta e della disciplina specifica, al periodo di allenamento e della stagione, e coerenti con le finalità della proposta.
Numerosi sono gli sportivi che possono trarre giovamento da queste proposte:
- atleti che hanno finalità di prevenzione e riabilitazione;
- atleti con diversi livelli di sovraccarico e di sovrallenamento;
- atleti che vogliono transfer positivi e ulteriori incrementi prestative attraverso modalità diversificate e traumatiche;
- atleti che vogliono sviluppare capacità specifiche per le quali l’attività in acqua sia particolarmente utile e non traumatica;
Consigli per l’atleta:
- Non considerare l’attività in acqua come utile solo in fase di realizzazione o post infortunio ma anche come prevenzione e allenamento;
- Ambientarsi nel mezzo acquatico per poterla utilizzare tutte le potenzialità ai fini condizionanti e allenanti;
- Utilizzare diversi attrezzi per le diverse necessità e obiettivi;
- Verificare gli effetti delle proposte specifiche e dare feedback al tecnico;
- Non temere decondizionamento ma essere coscienti delle potenzialità di ulteriore stimolo delle proposte di lavoro in acqua.