Magazine Diario personale

Crossed

Da Gloutchov
Crossed Graphic Novel scritta da Garth Ennis, disegnata da Jacen Burrows: Crossed è roba per adulti. Quello di cui sto parlando è il primo volume di una saga... ma si legge bene in autonomia, con un buon finale, e si può affrontare senza sentirsi vincolati a proseguire la saga, anche se, ovviamente, la fame vien mangiando (qui il volume due, qui il volume tre)!
Se qualche giorno fa ho parlato di zombie presentandovi l'ottimo romanzo di Vergnani, ora parliamo di creature forse ancora più temibili. Il pianeta è improvvisamente colto da un attacco di violenza inaudito. La gente si ammala di non si sa bene cosa, ma in seguito alla malattia il volto si marchia con una croce formata da escrescenze rossastre, e il comportamento diventa... a dir poco truce. I "crociati" sono brutali. Uccidono, squartano, violentano, deturpano, picchiano, sviliscono le loro vittime per puro... divertimento. La "malattia" elimina ogni freno inibitore, e fa fare a chi ne è colpito il peggio del peggio. Queste creature sono peggiori degli zombie perché sono vivi, perché sono intelligenti, perché sanno organizzarsi... e come ho detto, non sono spinti dalla fame, sono spinti dal desiderio di far soffrire le proprie vittime, il più possibile, e per il tempo più lungo possibile. Nel primo volume assistiamo allo scatenarsi di questa epidemia. Oltre a omicidi e gesti di violenza inaudita, esplodono le centrali nucleari, vengono gettati i passeggeri dagli aerei, accade ogni possibile nefandezza mai immaginata, e inimmaginata.  I superstiti, ovviamente, tentano la fuga da questa realtà infernale... in pochi però riescono a sopravvivere. Prima o poi qualcosa li ferma, che sia la fame, le intemperie, le normali malattie, o "loro". Qui viene narrata la storia di un gruppetto di superstiti. Molti di loro erano in un normale bar al momento in cui tutto è iniziato, e per comodità reciproca, hanno fatto gruppo sotto la guida di una donna dal carattere risoluto. Le loro avventure, le loro sofferenze, ciò che sono costretti a fare ve lo risparmio e vi rimando alla lettura di questa perla.
Perla... perché questo fumetto incorpora un Garth Ennis ormai maturo e non più frenato da remore e/o buoni sentimenti. Qui non esistono buoni sentimenti. Qui il motore trainante è la sopravvivenza. La storia è davvero pesante da sopportare. I sopravvissuti sono costretti a iniquità impressionanti per campare, il loro è un camminare continuamente su un filo teso tra i due margini di un burrone... in costante rischio di perdere la propria umanità, in costante rischio di perdere la propria vita. Spesso, in questa vicenda, per avere l'una è necessario perdere l'altra. E' un mondo che non ha pietà per nessuno. E' una lettura che fa accapponare la pelle. I disegni sono dotati di un realismo inquietante, ben connessi con la storia, grondano di emozioni che solo raramente sono positive.

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