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QUI trovate il post di Acalia, su Prevalentemente Anime e Manga. ENJOY!
Trama: dopo la morte della madre e del padre, Cenerentola si ritrova a far da serva alla perfida matrigna e alle sciocche sorellastre. Un giorno, arriva la notizia che alla reggia ci sarà un ballo aperto a tutte le fanciulle in età da marito; matrigna e sorellastre cercano di ostacolare Cenerentola e di impedirle di andare in ogni modo ma le malvagie nulla possono contro la Fata Madrina e gli amici a quattro zampe della gentile servetta...
Cenerentola è stato il secondo film visto al cinema per me, l'anno dopo Biancaneve e i sette nani. Da quel giorno credo di averlo riguardato solo due volte, una qualche tempo fa, durante il suo primo passaggio televisivo sulla RAI e una in occasione della stesura del post che state leggendo. Alla mia veneranda età, mi aspettavo incredibili sommovimenti sopraccigliari durante la visione e invece guardare Cenerentola non mi ha annoiata per un solo istante, tanto che non mi sono neppure accorta del tempo trascorso davanti allo schermo. Razionalmente, mi rendo conto di dover ringraziare per questo la mia innata passione per Tom & Jerry e i cartoni della Warner perché Cenerentola avrebbe potuto serenamente intitolarsi GasGas & Giac vs Lucifero: la trama "principale" si consuma nell'arco di un giorno e prenderà si e no 20 minuti di pellicola, tutto il resto è un florilegio di fughe e rincorse tra gatto e topi, epiche battaglie tra canidi e felini, balletti e canzoncine di uccellini e ratèn, ancora oggi topiche (eh) ed indimenticabili, in grado di spingere a canticchiare le vecchie carampane nostalgiche come la sottoscritta. Ed effettivamente, diciamocelo, Cenerentola come personaggio fa poco. Non poco a livello "Aurora de La bella addormentata nel bosco", ché Cenerella un po' più spigliata e sveglia lo è (anche un po' più ironica, eh), ma quanto a sapersela cavare da sola, stendiamo un velo pietoso, senza i suoi amici animaletti e la Fata Smemorina la gentile signorina sarebbe ancora in soffitta a languire, mentre il Principe sarebbe diventato un tutt'uno con le colonne del Castello. Nel 1950 alla Casa del Topo non si parlava ancora di emancipazione femminile, ci mancherebbe, ma non si faceva cenno neppure a quella maschile; laddove infatti in La bella addormentata (uscito nove anni dopo) il Principe si impegnava e combatteva per la sua amata, in Cenerentola l'erede al trono si limita a sottostare ai voleri di un padre folle oltre ogni dire che, non potendone più di vederlo lì inespressivo a fissare il vuoto, decide di accasarlo, spingerlo ad innamorarsi e costringerlo a sfornargli dei vivaci pargoletti per rallegrargli la vecchiaia. Detto questo, sono più belle le storie di contorno e ben più simpatici e ben caratterizzati i comprimari, Matrigna e sorellastre incluse, rispetto ai due incolori protagonisti.
Il povero Principe, purtroppo per lui, non viene distinto neppure da un character design particolare, poveraccio, anzi per quel poco che appare è totalmente anonimo. Cenerentola invece è bellissima davvero, ha tutta l'eleganza di una diva anni '50 ed è vezzosa e gradevole sia vestita da servetta sia inguainata nell'iconico abito bianco/azzurro che le viene donato da una materna ed amorevole Fata Smemorina, personaggio che ho molto apprezzato per il tenero abbraccio con cui consola la protagonista disperata. Molto espressivi e particolari il rubizzo Re, il vessato Visconte Monocolao e le Sorellastre dai piedi giganteschi, mentre topolini, uccellini, cane e cavallo vantano lo stesso stile di disegno che le "ottantine" come me hanno imparato ad amare negli anni consumando le videocassette di Robin Hood e Gli Aristogatti; il personaggio più impressionante in assoluto, quello che rimane indelebile nella mente anche dopo una singola visione è però la "Signora Madre" Lady Tremaine, con quella inquietantissima faccia da nobildonna psicopatica allaBette Davis e i penetranti e maligni occhi identici a quelli del gatto Lucifero. Le animazioni e i colori risultano ancora oggi molto belli e la trasformazione della carrozza a mio avviso continua a dare dei punti anche alla versione moderna mostrata da Branagh (di cui parleremo domani) mentre la visionarietà che costituirà la cifra stilistica di capolavori come Alice nel Paese delle Meraviglie (realizzato praticamente in contemporanea ma uscito l'anno dopo) si può ritrovare nell'ipnotica sequenza in cui la figura di Cenerentola viene moltiplicata all'interno di mille bolle dai colori acidi. Spezzo infine una lancia per quel doppiaggio e quegli adattamenti che all'epoca venivano giustamente considerati i migliori del mondo; la polifonia di Canta Usignol mette tuttora i brividi e quelle trillanti vocette di topini che cantano "Se sta solo un po' tranquilla c'è qualcuno che le strilla, Cenerella! Cenerella!" toccano vertici di pura genialità superata solo dalla favolosa, arcaica espressione utilizzata dal Visconte per giustificare l'improvvisa dipartita della protagonista durante la festa: "Sire, dileguòssi!". La lingua italiana si è impoverita? Ahimé, sì. Per fortuna possiamo riascoltare, oltre che rivedere, questi grandi e sempre apprezzati classici!
Dei registi Clyde Geronimi e Hamilton Luske ho già parlato ai rispettivi link.
Wilfred Jackson è uno dei tre registi della pellicola. Americano, ha diretto alcune sequenze di film come Biancaneve e i sette nani, Pinocchio, Fantasia (La notte sul Monte Calvo), Dumbo, Saludos Amigos, I racconti dello zio Tom e pellicole come Alice nel Paese delle Meraviglie, Le avventure di Peter Pan e Lilli e il vagabondo. Anche animatore e compositore, è morto nel 1988 all'età di 82 anni.
Eleanor Audley, la voce originale della matrigna Lady Tremaine, avrebbe poi incarnato un'altra storica villain Disney, la Malefica de La bella addormentata. Nonostante il film sia stato girato nel 1950, la Disney ha realizzato nel 2002 e nel 2007 (probabilmente in occasione dell'uscita dell'edizione speciale in due DVD) due seguiti usciti direttamente sul mercato dell'home video, Cenerentola II - Quando i sogni diventano realtà e Cenerentola - Il gioco del destino. Personalmente non li ho mai visti e dubito che lo farò ma se Cenerentola vi è piaciuto magari recuperateli e aggiungete, oltre al film di Kenneth Branagh di cui parleremo domani, Biancaneve e i sette nani, La bella addormentata nel bosco, La leggenda di un amore - Cinderella e Come d'incanto. ENJOY!
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