Per gli ebrei romani questo monumento è Boccione, per tutti gli altri è il forno del ghetto.
Quello che è noto a tutti è che dal piccolo retrobottega escono delle delizie incredibili che risalgono ad una tradizione antichissima, dolci di ogni forma e misura.
Non è raro anche vedere comitive di turisti sostare davanti alla porta a vetri dell'ingresso , fanno la fila anche suore e preti e spesso spunta fuori qualcuno che racconta che anche il papa è goloso dei dolcetti della tradizione ebraica.
La famiglia che lo gestisce è l'unica erede di una tradizione culinaria che risale al medioevo e che ha visto tramandarsi le ricette da padre in figlio.
Le specialità di questo forno non sono poi tantissime anche perchè non seguono certo la moda ma bensì i ritmi della giornata e il calendario religioso.
Tra le brioches e i biscotti, meritano una menzione a parte anche le torte, tra cui la famosa crostata di ricotta e visciole( amarene selvatiche dal gusto un po' asprigno).
Io ho seguito la ricette di Laura Ravaioli e vi assicuro che è eccezionale !!!!
INGREDIENTI per la frolla:
300gr.di farina
150gr.di zucchero
150gr.di burro
3 tuorli
la scorza di un limone
per la farcia:
350gr.di marmellata di visciole
400gr.di ricotta di pecora
140gr.di zucchero
2 uova
2 cucchiai di sambuca
PREPARAZIONE:
Preparare la crema mettendo la ricotta in una ciotola con lo zucchero, le uova e lavorare bene il tutto fino ad ottenere un composto liscio, per ultimo aggiungere il sambuca.Fare la frolla, impastando tutti gli ingredienti fino a formare una palla che metterete in frigorifero per un oretta a far riposare.
Trascorso il tempo rivestire lo stampo, tenendo da parte un po' di pasta per la decorazione.
Sul fondo distribuire la marmellata, e sopra l'impasto di ricotta, decorare con la classica grata tipica delle crostate ed infornare a 170° per 45 minuti.