Magazine Diario personale

Crostata di pensieri felici e riconoscenti

Creato il 18 giugno 2012 da Chiarap_79

Sabato pomeriggio io e Davide abbiamo preparato due crostate con la marmellata che abbiamo auto-prodotto lo scorso anno. Una crostata per noi ed una per gli amici del corso pre-matrimoniale.Crostata di pensieri felici e riconoscenti
Eravamo li, felici e sorridenti nel condividere insieme lo stesso lavoro, l’identica farina, la medesima pasta frolla. Mamma e figlio.Crostata di pensieri felici e riconoscentiMamma e figlio.
Crostata di pensieri felici e riconoscenti
Ci sono momenti come questi, così perfetti, così magici. Momenti in cui per pochi istanti il tempo si ferma ed io esco fuori dal mio corpo, dal quotidiano, dal mio vivere abituale. Mi osservo da lontano.Io quasi trentatreenne che impasto una crostata con una creatura che è uscita dal mio ventre. Che è il sangue del mio sangue. Mio figlio, che è la mia vita. Mio figlio! Sono trascorsi un anno e nove mesi da quando sono diventata madre e mentre mi risulta più semplice chiamarmi con il nome mamma, ancora mi scuote il sentirmi dire mio figlio. Forse perché non sento questo senso di proprietà dettato dall'aggettivo. Forse perché profondamente ancora non ci credo.Io ho un figlio! Ed è lui!
Crostata di pensieri felici e riconoscenti
Questo bambino che un anno fa non sapeva ancora camminare e che allora riusciva a slanciarsi solo in qualche timida lallazione, sabato pomeriggio era in piedi su una sedia e con una maestria commovente spostava farina da un sacco di carta al tavolo, faceva rullare il mattarello e girare la rotella taglia-pasta dedicandomi tra un "Fra Martino" ed una "Canzone della cacca" delle lunghe ed espressive frasi di gioco e scoperta che ad altri sarebbero potute apparire vuote e senza senso. Ma non a me.
Crostata di pensieri felici e riconoscentiCrostata di pensieri felici e riconoscentiCrostata di pensieri felici e riconoscentiCrostata di pensieri felici e riconoscenti
Il fermarmi ad ammirarlo mi ha fatto sentir mancare la terra sotto i piedi! Da una parte la gioia di questo momento meraviglioso della sua piccola tenera vita in cui io mi diverto follemente a trascorrere il tempo con lui. Dall'altra la paura che questo stesso tempo possa scivolarmi tra le mani restituendomi senza accorgermene un figlio grande, ormai adulto. 
Questa profonda sensazione di smarrimento se colta nel modo giusto ha un senso. Richiamarmi all'ordine. Rammendarmi che giorno è oggi. Suggerirmi di prestare sempre attenzione ai tempi ed ai modi. Ricordarmi delle fortune e dei veri tesori della vita e per questi dire grazie, sempre!
E questa crostata di pensieri felici e riconoscenti è per voi!

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