Il mezzo porta l’intestazione Testa Battista, nota e potente società bergamasca di escavazione che gestisce varie cave in provincia. Furono proprio i Testa a vendere a Pierluca Locatelli il 50% di Cavenord e a uscire dall’affare della discarica d’amianto di Cappella Cantone. Intanto la ditta Testa prosegue la sua molteplice attività nella nostra provincia. Vediamo che il suolo di questa cava è appianato e pare pronto per diventare qualcos’altro, forse una discarica, forse per l’acciaieria, che ha quadruplicato la produzione di rifiuti, ingrandendosi notevolmente.
Dietro questa ex cava sorge un’altra discarica dell’acciaieria, che trasporta qui i rifiuti inertizzati via camion, senza usare il trasporto via acqua che ci dicono era previsto in Conferenza dei servizi. Inquinamento in più, peccato. Il fatto è che anche la seconda discarica di Crotta non basta più. prosegue



Le foto mostrano che i rifiuti dell’acciaieria, per quanto inertizzati e compattati, hanno superato il livello del reticolato che li circonda. Anche in questa zona, inoltre, il piano campagna presenta vari dislivelli. Si è creato tutto lo spazio possibile ai rifiuti e se ne creerà ancora ma lo scarico continua ogni giorno. Quanto ci vorrà per esaurire questa seconda discarica? E poi l’eventuale terza discarica di Crotta?



Si vedono i macchinari al lavoro anche di domenica. Le acciaierie sono attività a ciclo continuo che non si fermano mai. Non so che aria respirino le persone che lavorano in questa discarica.



L’autorizzazione regionale è in evidenza, la banchina pure ma nessuno la utilizza. I camion hanno sconfitto i navigli e non ne siamo gaudiosi.




La discarica viene realizzata in diversi lotti, ma quando si fermerà. Di quanto nuovo spazio avranno bisogno le discariche dell’acciaieria nei prossimi dieci anni? Ci sono risposte, c’è una programmazione?
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