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Crowdfunding letterario: finanziare libri

Creato il 24 aprile 2015 da Temperamente

Scrittori snobbati di tutto il mondo, unitevi: è arrivato il crowdfunding letterario.

Prima di arrivare al nocciolo libresco della questione, chiariamo subito cos’è il crowdfunding: letteralmente “finanziamento della gente”, traducibile con “finanziamento popolare”, si tratta di un modo veloce e immediato di supportare economicamente i promettenti progetti di sconosciuti. Ormai i siti di crowdfunding, tanto italiani quanto stranieri, sono numerosi e il loro funzionamento è piuttosto semplice: chi ha elaborato un progetto potenzialmente interessante sottopone l’idea all’approvazione del sito, che ne pubblica poi la presentazione e gli obiettivi.

La speranza è che il progetto catturi l’attenzione degli utenti, invogliandoli a fare una donazione, di qualsiasi entità, volta a finanziare l’iniziativa; racimolato il capitale desiderato, il fortunato potrà finalmente avviare il proprio progetto, restituendo il favore ai finanziatori in vario modo, a seconda delle regole del sito scelto: si va da un biglietto di ringraziamento a una ricompensa mangereccia, fino alla semplice e sola gratitudine.

L’idea di base, insomma, è quella di aiutare chi non possiede una copertura finanziaria sufficiente ad avviare progetti interessanti, creativi, che possano comunque apportare un contributo alla società in cui viviamo; grazie alle potenzialità di un mezzo come Internet, il gioco diventa facile e a portata di click.

In un mondo complesso e difficile come è quello dell’editoria odierna, iniziative come il crowdfunding non possono che stuzzicare le speranze di molti; non sono pochi, ormai, coloro che scelgono la strada del self-publishing (vale a dire l’autopubblicazione molto spesso elettronica) piuttosto che bombardare case editrici e agenti letterari con manoscritti che saturano magazzini o intasano caselle di posta elettronica, con poche speranze di essere letti davvero.

Ma mentre l’autopubblicazione, sia essa cartacea oppure elettronica, pesa economicamente sulle sole spalle dell’autore, il crowdfunding sgrava lo scrittore dai costi che un’impresa del genere comporta inevitabilmente, contribuendo alla diffusione del progetto letterario già durante la fase embrionale, prima ancora che il libro conosca la luce della pubblicazione.

Poiché il finanziamento popolare accoglie progetti di ogni genere, le idee letterarie sono benaccette; intuendo il potenziale del settore editoriale, stanno nascendo, tanto nel resto del mondo quanto in Italia, piattaforme dedicate solo ed esclusivamente al crowdfunding letterario: una di queste è il sito italiano, con sede a Miami in Florida, Upspringer.

Nata da poco, la piattaforma si propone di porre all’attenzione degli utenti le idee letterarie di autori ancora sconosciuti; sul sito sono reperibili consigli e suggerimenti per rendere il proprio progetto interessante agli occhi degli internauti, mentre una sezione del regolamento spiega che i finanziatori potranno selezionare una delle ricompense proposte dall’autore stesso: da e-mail di ringraziamento, considerate piccole ricompense, a una cena con lo scrittore, considerata una ricompensa di grande entità, l’ideatore del progetto ha di che scegliere.

I tempi per portare avanti la raccolta fondi sono definiti in anticipo, così come l’importo desiderato per attuare il progetto; se al termine del limite temporale stabilito la raccolta non ha portato i frutti desiderati, i contributi ritornano ai finanziatori.

La navigazione all’interno del sito e l’iscrizione sono completamente gratuite, mentre in caso di finanziamento riuscito Upspringer ha diritto a una percentuale sulla somma raccolta. I progetti finora presentati non riguardano esclusivamente la pubblicazione di un romanzo, ma anche, per esempio, il finanziamento di una libreria; l’importante è che le idee nascano e si propongano di crescere in ambito letterario.

E se finora nessun progetto è ancora riuscito nell’impresa di portarsi a casa la somma richiesta, non si esclude affatto che il potere del passaparola e la diffusione del fenomeno del finanziamento popolare anche in Italia possano avvicinare una fetta di pubblico sempre maggiore a questo nuovo e promettente modo di fare imprenditoria letteraria.


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