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Crudité di mare: il pesce crudo non è solo Sushi

Creato il 23 novembre 2011 da Weesh_growing_ideas @Weesh_web

Quelli che sono convinti che la cultura di mangiare pesce crudo appartenga solo al Giappone, e si limiti alla preparazione del Sushi e Sashimi dovranno ricredersi.

Anche in Italia la tradizione dei pescatori vede sulle tavole molte pietanze a base di pesce crudo, che alcuni ristoranti stanno riproponendo nei loro menu’ con la denominazione di crudite’ di mare.

Si va dai carpacci alle tartare, fino ai molluschi e crostacei semplicemente adagiati e conditi da qualche goccia di succo di limone, o un filo d’olio. La cosa più importante e’ non alterare il sapore, per cui i condimenti e le marinature sono molto semplici, gli aromi utilizzati sono pensati per dare risalto e non per camuffare il gusto naturale del pesce.

Ogni regione che si affaccia sul mare propone la sua versione di crudite’, a seconda del pesce che viene pescato. Ad esempio nella proposta sarda, oltre alla classica tartare di tonno, al carpaccio di pesce spada, alle ostriche, ai calamari a listarelle e ai gamberoni, si troveranno di sicuro le patelle crude.

Le patelle sono molluschi tipici della Sardegna. Simili alle cozze, si trovano nelle coste frastagliate rocciose, sia a fondo che in superficie. A volte hanno all’interno del guscio una specie di erbetta piccante che le rende ancora più prelibate per chi ama gustarle crude.

Altra pietanza tipica della crudite’ sarda e’ la bottarga di muggine. Un prodotto della tradizione, anticamente molto utilizzato da marinai e pescatori per la sua lunga conservazione. Si tratta di uova di muggine, conosciuto anche come cefalo, che vengono pressate e salate. Piatto povero che oggi è molto apprezzato e ricercato dai buongustai.

La preparazione delle crudite’ non e’ complicata, quello invece che potrebbe creare dei problemi e’ il reperimento del pesce, che deve essere freschissimo e rigorosamente del pescato di giornata. Verrebbe quindi da pensare che solo i ristoranti delle citta’ di mare possono garantire delle crudite’ fatte a regola d’arte, e invece anche a Roma si puo’ mangiare pesce crudo freschissimo preparato con gli aromi e i sapori della Sardegna cosi’ come vuole la tradizione.


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