CSKA MOSCA-ROSTOV 3-1 - Dopo la deludente parentesi del Mondiale brasiliano, con la nazionale di Capello incapace di strappare il pass per gli ottavi di finale, la SuperKubok Rossii dà il via ufficiale alla nuova stagione del calcio russo, che venerdì prossimo, con la sfida fra Rubin Kazan e Spartak Mosca, alzerà il sipario della RPL 2014/2015. A contendersi la Supercoppa russa, il CSKA Mosca (vincitore dell’ultimo campionato) e il Rostov (detentore della Coppa di Russia). Nei moscoviti non sono della partita Elm e Dzagoev, mentre il Rostov schiera la formazione migliore possibile ma ha cambiato decisamente fisionomia rispetto alla scorsa stagione.
PRIMO TEMPO - I campioni nazionali partono con i favori del pronostico. L’avvio del match, però, dice ben altro: squadre bloccate, zero emozioni e tanto, tanto caldo. A farsi preferire, però, sono gli uomini di Bozovic che al ventiduesimo minuto, poco prima del cooling break, vanno vicinissimi al vantaggio con Bukharov, autore di una goffa conclusione di destro, che si perde nettamente a lato. Il CSKA è la brutta copia della squadra ammirata nello strepitoso finale della scorsa RPL: lento, impacciato, previdibile, soffre la maggior brillantezza della squadra avversaria. Ed è ancora il Rostov, al minuto trentaquattro, a sfiorare il vantaggio: bel cross dalla destra indirizzato in area di rigore, Bukharov stoppa la palla e, solo davanti ad Akinfeev, lascia partire un potente ed impreciso destro, che si perde alto sopra la traversa. Il gol dei giocatori in maglia gialloblu è nell’aria e, puntuale, giunge tre minuti più tardi: Poloz, al termine di un bel spunto personale, coglie il palo; Milic si avventa sulla ribattuta ed insacca per il vantaggio del Rostov. Si va al riposo con il sorprendente (ma assolutamente meritato) vantaggio dei gialloblu, che intravedono la concreta possibilità di bissare il successo ottenuto pochi mesi fa nella coppa nazionale.
SECONDO TEMPO - L’avvio di ripresa, però, è di ben altro spartito. Il CSKA torna in campo con ben altro spirito e mette subito in difficoltà la retroguardia avversaria. Al quarantanovesimo, Tosic salta un paio di avversari e lascia partire un sinistro che fa la barba al secondo palo. Sei giri di lancette ed è Doumbia, da azione susseguente ad un calcio d’angolo, ad effettuare un colpo di testa, respinto da un difensore avversario in prossimità della linea di porta. Il Rostov è alla corde. E al minuto cinquantasei, subisce il gol del pareggio: Djakov prolunga involontariamente il cross di Musa e serve l’accorrente Wernbloom, che batte Pletikosa con una bella conclusione volante di destro. Solo centoventi secondi e la squadra di Slutsky sfiora il raddoppio: Musa libera al tiro Tosic, che però non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Nell’arco di soli tre minuti, dal minuto sessanta al sessantadue, la partita prende una china ulteriormente favorevole per il CSKA. Il Rostov, infatti, resta in nove a causa delle espulsioni – entrambe per doppia ammonizione – di Gatcan e Kanga, e prova a resistere stoicamente alle folate offensive avversarie. Il fortino gialloblu, dopo dieci minuti in doppia inferiorità numerica, crolla al settantaquattresimo: Vitinho serve Doumbia che, a sua volta, offre un passaggio con il contagiri per Tosic, bravo ad entrare in area, disorientare Bastos e lasciar partire un piatto destro ad incrociare il secondo palo che non dà scampo a Pletikosa. La gara, di fatto, termina qui. A dieci minuti dal triplice fischio, dopo una clamorosa palla persa da Kalachev, Milanov crossa dalla sinistra e Doumbia, con un colpo di testa a volo d’angelo all’interno dell’area piccola, mette a segno la rete del definitivo 3-1.
Il CSKA, per la sesta volta nella sua storia, porta a casa la Supercoppa russa. Vittoria complessivamente meritata per i moscoviti, anche se la prova offerta nel primo tempo è stata decisamente deludente. Il Rostov, invece, deve fare “mea culpa” per le occasioni fallite nel primo tempo da Bukharov, decisamente impreciso e poco incisivo negli ultimi sedici metri. Venerdì inizia il campionato, che anche quest’anno si preannuncia emozionante ed equilibrato come quello appena andato in archivio. Il CSKA punta a confermarsi campione, ma per riuscire nel suo intento dovrà offrire prove più convicenti. Ora, però, c’è da festeggiare l’ennesimo titolo, il trentunesimo, compreso il periodo sovietico, della gloriosa storia del CSKA.
CSKA MOSCA-ROSTOV 3-1: IL VIDEO
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