Chi mangia lenticchie il primo giorno dell'anno...immancabili le lenticchie per la loro forma circolare sono un inevitabile richiamo alle monete Le lenticchie servono ad assicurare un anno ricco di abbondanza, per cui meglio farne incetta… in fondo “tante lenticchie, tante monete”. I legumi sono simbolo di rinascita. Seminati, generano germogli, quindi vita. Consigliati dai dietologi in contengono una buona percentuale di fosforo e potassio, sono molto digeribile e non contiengono ne grassi ne colesterolo; altro fattore molto importante è che le lenticchie non contengono glutine e sono quindi da considerarsi un ottimo alimento per i celiaci. In ultimo, l'assunzione di lenticchie, ha la proprietà di rallentare l'assorbimento dei carboidrati da parte dell'organismo venendo così in aiuto a chi soffre di diabete; infatti lo zucchero proveniente dalla digestione viene assorbito dall'organismo molto più lentamente.
Se volete cucinare perfettamente le lenticchie, dovete tenere a mente qualche trucchetto che vi permetterà di ottenere una cottura perfetta e, quindi, un sapore unico! La prima cosa da sapere è che lenticchie, al pari degli altri legumi, aumentano di volume di almeno 2 volte quando vengono cotte, il che significa che dovrete dosare bene l’acqua al fine di evitare che, in fase di cottura, le lenticchie si possano bruciare. In ogni caso durante la cottura il volume dell’acqua non deve mai superare il terzo del volume. Nel caso in cui non siete riuscite a dosare bene l’acqua, potete aggiungerla durante la cottura stessa, facendo però attenzione a riscaldarla prima; aggiungere acqua fredda durante la cottura potrebbe, infatti, non fare altro che inibirla e rendere le vostre lenticchie dure e insapore. Quando le lenticchie giungono a ebollizione, dovete ridurre la fiamma e coprire la pentola con un coperchio, facendo cuocere a fuoco lento per circa 30 minuti senza mescolare. Quando cucinate le lenticchie non mescolate mai qualità diverse, in quanto ognuna di queste ha un proprio tempo di cottura, e aggiungete il sale solo dopo la cottura in quanto altrimenti le vostre lenticchie potrebbero indurirsi senza cuocersi alla perfezione. Se utilizzate la pentola a pressione per cucinare le lenticchie aggiungete durante la cottura un po’ d’olio, così da evitare che la schiuma dell’acqua finisca con il bloccare la valvola di sicurezza.
Ingredienti
12 capesante (preferibilmente fresche) con il corallo 200 gr lenticchie verdi di Altamura o lenticchie di Castelluccio secche o 400 gr lenticchie lessate pepe bianco sale 4 cucc. olio extravergine d'oliva italiano alloro 10 kumquat (mandarini cinesi)
Procedimento
Cuocere le lenticchie per 25-30 minuti con una foglia d'alloro. Pulire capesante. Estrarre delicatamente il mollusco, evitando di tagliarlo, eventualmente servendosi di un cucchiaio. Eliminare perfettamente il sacchetto sabbioso che circonda la noce, la parte bianca e tonda ed il corallo, la parte colorata e allungata, tenendolo a parte. Eliminare ogni più piccolo residuo sabbioso e tuffare per qualche istante in acqua ghiacciata. Conservare al fresco.
In una piccola ciotola unire il succo di 4 kumquat, il sale, il pepe bianco, l'olio e i coralli di capasanta tritati grossolanamente; mescolare bene e condire le lenticchie cotte ormai tiepide. Asciugare e dividere in due le capesante orizzontalmente, ungere con poco olio e rosolare in una padella già ben calda 1'min per lato guardando una sola volta. Sistemare le lenticchie nei cucchiai, o in contenitori monoporzione, disporre una scaloppa di capasanta rosolata e guarnire con una fettina di kumquat .
Questo simpatico modo di servire le lenticchie e' delizioso tiepido o a temperatura ambiente. I kumquat possono essere sostituiti da arance di Sicilia, per guarnire ne basterà 1/6 di fetta.
Per un aperitivo perfetto nel bicchiere servire del SIRAH ROSATO SETTESOLI dal piacevole colore rosso ciliegia e un bouquet fruttato. Gradevole, con note di fragola, lampone e melograno. Vivace con un buon nervo acido e tannini equilibrati e morbidi e buona permanenza al palato. La Cantina SETTESOLI fondata nel 1958 a Menfi, oggi conta 2000 soci, una superficie vitata di 6.000 ettari – circa il 5% del vigneto della Sicilia -, tre stabilimenti enologici dedicati alla vinificazione con circa 500.000 Ql. di uve trasformate ogni anno ed un centro di confezionamento e stoccaggio dei prodotti finiti, Cantine Settesoli rappresenta la più grande azienda vitivinicola siciliana, il più grande vigneto d’Europa ed è un autentico distretto del vino nella provincia di Agrigento: tra Menfi, Montevago e Santa Margherita di Belice ben il 70% delle circa 5.000 famiglie di queste comunità sono coinvolte in Settesoli.
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