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Cucina del Lazio: nociata

Da Sississima
Cucina del Lazio: nociata ...ultimo appuntamento per quest'anno per Cucina e Territorio di casa nostra, dove un gruppo di food blogger ogni mese scelgono 1 argomento e preparano ricette della propria ragione...questo mese l'argomento è "ricette di Natale della nonna" ed io ho scelto di preparare per il Lazio la nociata...è un dolce che si fa in diverse regioni, cambia il nome ma gli ingredienti sono più o meno gli stessi, ed era presente già nella cucina araba, a Roma se ne sentì parlare già nel 1320...questa ricetta si prepara nel Lazio proprio durante le feste natalizie...dolcissimo e soleggiato (speriamo!!) fine settimana a tutti, un abbraccio SILVIA
ecco cosa hanno preparato le altre food blogger partecipanti: Silvia (Lazio): nociata io!! Alessandra (Puglia): lampascioni indorati e fritti  Giovanna (Calabria): la Giurgiulena (il torrone di sesamo) Carla (Lombardia): Pucia Dulsa - Crema di Mascarpone Cucina del Lazio: nociata
ingredienti: 200 gr di miele 150 gr di gherigli di noci 2 albumi 1 macinata di pepe nero mezzo limone foglie di lauro (del mio albero!!)
Montare gli albumi a neve e versare in padella insieme al miele e al pepe, si mescola il tutto lungamente. La padella va messa sul fuoco basso per procedere alla cottura del composto, continuando sempre a mescolare. Quando l'impasto diventa consistente, si aggiungono i gherighi di noci tagliati a pezzettini con il coltello. Sul tavolo si prepara uno strato di foglie di lauro e vi si versa sopra la nociata distribuendola in modo da ottenere uno strato uniforme, si sgocciola via via il limone. Si copre quindi la nociata con altre foglie di lauro e si aspetta che si raffreddi, per poterla servire a pezzi. Cucina del Lazio: nociata
La viggija de Natale Giuseppe Gioachino Belli - Sonetti romaneschi (XIX secolo)
     Ustacchio,1 la viggija de Natale tu mmettete de guardia sur portone de quarche mmonziggnore o ccardinale, e vvederai entrà sta priscissione. 2               5      Mo entra una cassetta de torrone, mo entra un barilozzo de caviale, mo er porco, mo er pollastro, mo er cappone, e mmo er fiasco de vino padronale.                     Poi entra er gallinaccio, poi l’abbacchio, 10l’oliva dorce, er pesce de Fojjano, 3 l’ojjo, er tonno, e l’inguilla de Comacchio.                     Inzomma, inzino a nnotte, a mmano a mmano, tu llí tt’accorgerai, padron Ustacchio, cuant’è ddivoto er popolo romano.
Roma, 30 novembre 1832 - Der medemo

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con questa ricetta partecipo alla raccolta mensile regionale Cucina e Territorio di casa nostra
Cucina del Lazio: nociata

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