Ricette e storia – La Caponata
Il primo documento scritto che abbiamo di questo “manicaretto” appetitoso è del 1709 nel libro Eticologicum Siculum scritto in latino che cosi’ lo definisce “acetarium et variis rebus minutium conficis” deriva dalla voce CAPONADA una pietanza usata dai marinai catalani già nel XVI secolo, l’aceto gli conferisce una grande qualità, la facile conservazione e accompagnava le pietanze a base di pesce.
Di questa popolare e diffusissima pietanza in Sicilia ne esistono infinite variazioni.
Presenterò la più classica delle ricette, la più antica presente in tutta la Sicilia.
INGREDIENTI x 4 Persone
1 sedano
1 cipolla di media grandezza
2 melanzane medie
100 gr di olive bianche
100 gr di capperi
500 gr di salsa di pomodoro
mezzo bicchiere di aceto bianco
due cucchiai di zucchero
un cucchiaino di cacao amaro
PROCEDIMENTO :
Nettare i gambi di sedano, sbollentarli per 5 minuti e metterli da parte, dopo aver lavato le melanzane, tagliarle in cubetti metterle in uno scolapasta e salare finchè perdano un po’ della loro acqua amara lasciarle riposare per un’ora.
Affettare finemente le cipolle e soffriggerle insieme al sedano ai capperi ( attenzione se i capperi sono sotto sale sciacquarli in acqua con acqua abbondante) e alle olive bianche con olio d’oliva, quando la cipolla sara’ imbiondita aggiungere il sugo di pomodoro e lasciare cuocere a fuoco basso per circa mezz’ora mescolando e controllando la densità del composto continuamente, 5 minuti prima della cottura aggiungere l’aceto, lo zucchero e il cacao, mescolare e spegnere il fuoco far riposare per mezzora.
E’ un piatto che va mangiato freddo e che accompagna anche il pesce.
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