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CULTURA - A Trieste per i "Lunedì marinari": Idrografia, ecoscandagli e gli albori delle linee batimetriche sulle carte nautiche.

Creato il 23 marzo 2014 da Andreakur
Domani, lunedì 24 marzo, alle ore 18, nella Sala dei Portolani del Civico Museo del Mare di Trieste, in Via di Campo Marzio 5, per i Lunedì Marinari, il topografo e rilevatore Giulio Salvador presenterà "Idrografia, ecoscandagli e gli albori delle linee batimetriche sulle carte nautiche", evento in collaborazione con: Associazione di volontariato Cittaviva, ad ingresso gratuito sino al limite dei posti disponibili.
Idrografia è una parola composta da "idro", che ha a che fare con l'acqua, e "grafia" che sta per descrizione. Si tratta quindi di effettuare una collezione di informazioni del fondo marino, conoscendo, per un cospicuo numero di punti, la loro posizione e il loro valore altimetrico. Il riferimento storico è il secolo scorso, appena prima dell'intervento dell'informatica e prima della nascita del GPS. Si tratteranno vari aspetti di questo lavoro: il posizionamento planimetrico, la determinazione dei fondali e il disegno
finale che ci permette di ottenere una carta nautica completa. E' un'esigenza sentita fin dall'antichità quando i vari esploratori
dovevano riportare informazioni dai loro viaggi. Fino agli anni '30 del secolo scorso si usavano normali tecniche di navigazione per "fare il punto", ovvero determinare la posizione, e uno scandaglio a mano, ovvero un peso sospeso con una cima graduata per conoscere il fondale. Poi è intervenuta l'elettronica con l'ecografo, o ecoscandaglio. Si basa sull'uso di segnali acustici che vengono trasmessi da un'apposita apparecchiatura e vengono riflessi dal fondo marino. Alla fine il suono riflesso viene captato dalla stessa apparecchiatura che lo ha lanciato. Durante la serate verranno mostrati anche alcuni antichi scandagli e se ne descriveranno brevemente alcune caratteristiche e il loro funzionamento.
L'amarezza sta nel fatto che mentre si cerca di divulgare scientificamente argomenti così importanti, le istituzioni politiche tolgono Geografia dalla scuola, Istituti Nautici compresi, impoverendo il bagaglio culturale dei nostri ragazzi: sapranno mai costruire, questi ultimi, una carta geografica in generale e nautica in particolare? Sapranno mai orientarsi su una carta geografica senza far riferimento al tomtom che indica loro vocalmente quando e dove girare? Parafrasando Moretti, "continuiamo così, facciamoci del male...".

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