Vintage. Guardare telefilm vecchi è vintage. Indossare vestiti vecchi è vintage. Andare in giro con i vestiti dei tuoi genitori è vintage. Il look retro, i giochi antichi, il retro-futuro, sono vintage. Star Wars è vintage. I Transformers son vintage. Il suicidio di Kurt Cobain è vintage. La storia non passa invano ed è sempre disponibile a ripetersi. E se non si ripete, per lo meno tutte le sue caratteristiche sono simili nel futuro che sta diventando presente. I cambiamenti nella moda, soprattutto vintage, attirano sempre più giovani stanchi di mezzi culturali poveri, internet consumato, la pubblicità. Sembra che nel vintage ci sia più profondità, più romanticismo.
Da dove nasce questo interesse così forte per il vecchio, per quello che è già passato, per quello che ormai non è più? Le risposte sono varie. Quando ci interessano le cose antiche, cioè storiche, in questo caso provenienti dalla cultura pop, si ha una certa nostalgia,come un’ansia di commemorare qualcosa, mantenendo viva la nostalgia. Come dice il proverbio “tutto quello che è passato era meglio”. Ma con il vintage il passato torna presente, soccombe davanti al feticismo, al manierismo e al ritorno all’uso. Quindi ci dilettiamo con la cultura punk, disco, hippie, goth, ragazze pin-up, garagepsichedelia, tutti artifizi del passato che ritornano e che la gente si sforza di rinventare e rivalorizzare.
Probabilmente tutte le mode si nustrono del passato. Dal rock al garage, perfino ilcinema underground, la moda suona a anni ’80, e quella canzone che ballavi l’altro giorno in una festa era così vecchia che non eri nato quando la si ascoltava, e non pensavano ancora a concepirti, e conosci le parole meglio di qualsiasi hit che passano adesso alla radio. Lo stile vintage bisogna saperlo portare, trasformandosi in parte nel passato che si pretende di vestire e del quale si fanno tanti riferimenti nelle conversazioni, trovando il modo di combinarlo con l’essere fresco e moderno allo stesso tempo. Se lo sai portare, nessuno verrà a dirti che quell vecchio straccio che era di tuo padre è spazzatura.
Come tutto quello che ci riguarda, il concetto vintage si sta trasformando anch’esso in un prodotto di consumo, di tutto ciò che bisogna seguire per continuare ad essere “cool”. Il presente è così patetico che dobbiamo ricorrere al fascino del passato? Qualcosa che ormai non è più non continuerà ad essere. I gesti moderni scompaiono in una identità ibrida, come le macchine che danno senso a questi tempi nebbiosi. Per maggiori informazioni sul Roma Vintage, visita questa pagina web. Musica, cultura, sport e buon cibo fino al 15 Agosto: http://www.romavintage.it/
Alexa Ray
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