cuore d’artista. il candy contest di antonella – attimi di letizia.

Da Leucosia

§ orgoglio e pregiudizio : dal film al libro, un amore a prima vista.§

Sarò onesta con voi che in questo istante state leggendo questo mio cuore d’artista.

 Elizabeth e Darcy inizialmente non li ho conosciuti tramite le pagine del romanzo della Austen. ma fu l’improvvisa messa in onda di un vecchio film anni ’40, in un nitido bianco e nero che faceva risaltare ancor di più attraverso il piccolo schermo tanto il candore eburneo della rossa Greer Garson, quanto l’ombroso cipiglio di Laurence Olivier… a trascinarmi nel piccolo mondo antico dell’Old England che fu.

e fu difatti un amore a prima vista.

anche se il film era già iniziato e i protagonisti si erano incontrati al famoso ballo; le sorelle Bennet munite di maestose crinoline – per la verità i costumi utilizzati per la realizzazione del film facevano letteralmente a pugni con il periodo storico in cui il romanzo era ambientato! - facevano le preziose con affascinanti uomini in divisa, gli occhi puntati su strategiche prede. la pellicola snocciolava scena dopo scena le schermaglie amorose e i dialoghi ricchi di salaci battute scambiate tra i due futuri coniugi.  fu un pomeriggio diverso, accantonati i libri e i compiti sulla scrivania, complice mia madre, mi immersi nella finzione cinematografica a tal punto che qualche giorno dopo chiesi in prestito il romanzo a mia cugina. e il libro apparve come d’incanto sulla consolle in midollino la domenica successiva a casa dei nonni: rilegato in pelle, con i  caratteri dorati in sovrimpressione, pareva quasi una reliquia. lo lessi tutto d’un fiato, ritrovando le stesse atmosfere del film, la tranquilla routine di una vita campestre di una famiglia borghese dei primi dell’800, alle prese con una prole tutta al femminile da maritare. all’inizio colpita dalla vicenda amorosa di Lizzie e Darcy, non colsi le sottili sfumature volutamente ironiche della scrittrice, sul modo in cui la società di quei tempi tendeva di soppiatto alle giovani generazioni quei sottili giochi di astuzia per accalappiare un marito, quasi fosse un trofeo di caccia. ma Lizzie aveva ormai sdoganato le altre eroine austeniane. ed ebbi il piacere di fare -una per una- la loro conoscenza letteraria: dalle sorelle Dashwood alla timida Anne, dall’esuberante Emma per finire con la più innocente del gruppetto, la pudica e incolpevole Fanny Price.

e così tra una tazza di thè e una passeggiata tra i boschi, i racconti dell’amore di una volta e della società che alle spalle degli ignari protagonisti tesseva trame a volte anche fin troppo pericolose,  sono state per buona parte della mia adolescenza un prezioso talismano da recuperare e cullare con affetto, rileggendo quelle pagine che sapevo quasi a memoria, pagine che sfogliavo specialmente di sera, prima di perdermi tra le braccia di Morfeo, sognando ancora una volta di essere catturata dallo sguardo orgoglioso e appassionato dell’unico Darcy a parer mio cinematograficamente riuscito, ovvero Sir Laurence Olivier. 

con questo post partecipo al candy contest Cuore d’Artista di Antonella – Attimi di Letizia.



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