In seguito ai noti problemi di ricezione rilevati da più parti sull’iPhone 4, Apple ha battuto varie strade. Indubbiamente ha studiato il problema, ma a quello tecnico se n’è affiancato un altro, da affrontare con urgenza: la gogna mediatica, che fino a qualche giorno fa era all’orizzonte e che invece ora si sta avvicinando pericolosamente, con risvolti non trascurabili anche sotto il profilo finanziario, in virtù delle fluttuanti reazioni del mercato azionario.
Allo scopo di attutire il brusìo dell’opinione pubblica, a Cupertino avevano pensato di scrivere una lettera, per spiegare agli utenti che “prendere in mano quasi ogni telefono cellulare in un certo modo ne riduce la sua ricezione di 1 o più tacche”, ma soprattutto che “dopo alcune indagini, siamo stati sbalorditi dallo scoprire che la formula che usiamo per calcolare le barre che segnalano la potenza del segnale da visualizzare è completamente sbagliata”, un errore di calcolo che persiste “dal modello originale di iPhone”, assicurando infine che “le prestazioni wireless di iPhone 4 sono le migliori che abbiamo mai fornito”.
Certezze demolite dal test pubblicato da Consumer Reports, che ha confermato l’entità dei problemi di ricezione del nuovo iPhone dovuti all’antenna, come rilevato da vari utenti e osservatori in giugno. Una notizia che ha fatto rumore e ingigantito le proporzioni di un problema comunque non risolto, costringendo Apple ad affrettare il passo e adottare un approccio diverso: al momento non è possibile sapere che tipo di soluzioni saranno adottate, ma l’azienda ha convocato per domani una conferenza stampa presso la sede di Cupertino (ore 10 locali, ore 19 ora italiana), che dovrebbe essere focalizzata sul problema di ricezione e le relative contromisure indicate dall’azienda.
Fra le ipotesi rumoreggiate, il richiamo degli apparecchi – operazione che qualcuno ha stimato possa costare ad Apple 1,5 milioni di dollari (75 dollari per ogni iPhone da sistemare, ma in ogni caso meglio farlo ora che gli iPhone non hanno raggiunto altri mercati nel mondo) – e la consegna gratuita di un bumper (una custodia che, avvolgendo il perimetro dell’iPhone come un guscio Meliconi, evita il disturbo di segnale) del valore di mercato di 30 dollari. Apple, però, nei giorni scorsi ha vietato ai rivenditori di regalare i bumper agli utenti che lamentavano problemi di ricezione. In effetti sarebbe un rimedio-pezza poco consono all’immagine dell’azienda…
Non resta che attendere domani. Per capire, come recita lo slogan italiano di Apple, se tutto cambierà. Di nuovo.