Lei ha attirato la curiosità della comunità scientifica mondiale, perché?«Perché sono la prima persona al mondo operata da Zamboni con l’applicazione di uno ‘stent’ venoso, cioè una maglia metallica, inserita nella vena per correggere la malformazione congenita e permettere il corretto flusso sanguigno».
Quando ha scoperto la sclerosi multipla?«Nel 1995 ho avuto la diagnosi ufficiale».
Cosa avvertiva?«Giramenti di testa, diplopia, cioè vista doppia, problemi di equilibrio e coordinazione. Poi il male ha colpito il braccio sinistro e le gambe». Continua qui:
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