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Curiosità: da cosa deriva l’espressione “BASTIAN CONTRARIO”

Creato il 18 luglio 2011 da Quattroparole

La Liguria, si sa, è una terra meravigliosa,affacciata sul mare e con un entroterra dal fascino naturalistico,storico e culturale che poche altre regioni italiane possono vantare.Da un documento del 1202,i Marchesi di Clavesana dominavano su una vasta area territoriale,dall’alta Val Tanaro,alla Valle del Neva,dalla Valle Arroscia ad Andora ed alle Valli di Diano e Oneglia (siamo nella Liguria di Ponente,n.d.a.).Nel 1228 molti dei loro beni furono ceduti alla Repubblica di Genova,acquisendo da questa anche Zuccarello,il cui atto di fondazione risale al 4 aprile 1248 primo modello di uno odierno  stato politicamente,economicamente e socialmente organizzato (ben difficile da trovarsi,sic!).

Curiosità: da cosa deriva l’espressione “BASTIAN CONTRARIO”
In tale contesto Zuccarello era diventato un centro di estrema importanza strategica,posizionato sulla via di comunicazione che collegava il mare con il nord dell’Italia e con l’Europa,fatto che gli consentiva di imporre pedaggi alle persone ed alle merci in transito.La moneta corrente era quella di Genova , il soldo,che era riconosciuta su tutti i mercati. Tralasciando le successive e numerose avventure del paese,ci piace soffermarci sull’espressione “Bastian contrario”,perché le sue origini risalgono proprio a Zuccarello. Sebastiano Contrario era un giovane piemontese,maresciallo dei Corazzieri di Casa Savoia,divenuto bandito dopo aver ucciso un nobile in duello,per l’amore impossibile de “la Bela Lidia” (quando mai non c’è una donna di mezzo?!).Caduto in disgrazia passò il resto della propria vita a vagabondare e divenne un brigante con tutti i crismi.Rinchiuso nelle carceri torinesi e condannato alla pena capitale,fu liberato dal Duca Carlo Emanuele II di Savoia ed invitato nelle valli del ponente savonese,per contrapporlo ad Antonio Folco, un altro bandito,detto il Turco,già condannato a morte,ma sfuggito sino ad allora alla giustizia della Repubblica.Il Turco,a sua volta,era autorizzato da Genova ad effettuare azioni di disturbo contro i Piemontesi..Sebastiano aveva il compito di molestare i viandanti Genovesi nei luoghi di confine tra Ducato e Repubblica,ove operava il Turco. Ma Sebastiano,nonostante una lunga carriera di assalti in privato,si dimostrò un pessimo combattente e fece l’opposto di quanto i suoi commilitoni speravano. Inoltre,tra le due bande,ben presto si ebbe una sorta di tacita intesa,secondo la quale non si sarebbero disturbate a vicenda, tenendosi a debita distanza. Anche per questo inevitabile fu lo scontro a Zuccarello tra Piemontesi e Genovesi. Sebastiano catturato dai Piemontesi nel 1672,promise allora che avrebbe mostrato ai Piemontesi il modo di impadronirsi della fortezza di Zuccarello,ma tornato in libertà,non se ne ebbe più cura e se ne andò per i fatti suoi,con la conseguente vittoria dei Genovesi.

Della fine del poco valoroso e voltagabbana Sebastiano non si seppe più molto con certezza;talune fonti sostengono che visse fino alla fine a Zuccarello,ma non si sa se morì in battaglia o fuggì col bottino.

Certo è che da allora l’espressione “Bastian Contrario” è diventata proverbiale ed è ricordata in tutti i vocabolari di lingua italiana.

Testo e foto di Manuela Peroni Assandri


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