Dunque, amici e, perché no, nemici, partiamo da un dato di fatto: il lavoro e l’amore ti vengono a cercare soltanto quando hai già entrambi.
Anzi, più è ben stipendiato il lavoro che avete, più il vostro amore vi rende sereno e felice, maggiormente le opportunità nuove sull’uno e sull’altro fronte si dispiegheranno con sovrana leggiadria e mirabile concupiscenza sulla vostra strada. La gloria, da un certo punto in avanti, non può che aumentare, somigliando essa più a una bestia senza controllo che altro.
Perciò molti saranno sempre in debito con l’amore semmai dovesse arrivare: partono con un dato di economia finanziaria per tentare di sostituire i titoli e le azioni con beni più materiali, appartenenti all’economia reale.
In un sistema dove i meccanismi sono principalmente questi, si va a costituire una casta del lavoro e dell’amore. E gli altri, fuori dalla casta, restano castrati. Se fossero dentro sarebbero incastrati…
D’altronde una volta che l’amore è Fiorito, tutto l’universo e la giunta regionale è felice.
Quindi si può sempre seguire la via del suonatore Jones: non al denaro, né all’amore, né al cielo…
Chissà se lo stesso discorso possa applicarsi anche alla fede.
Comunque non temete: ogni tanto il sistema si rinnova e un disoccupato diventa lavoratore, un cuore in affanno trova pace. Tutto sta a presentare il Curriculum giusto. Se proprio non avete mai lavorato o non vi siete mai innamorati, potete sempre dire che avete fatto l’università italiana.
Chissà come la prende la Fornero. Chissà se, almeno in amore, potremmo invece prenderci il diritto di essere “choosy”. O il fardello.
In ogni caso, ogni giorno è un giorno buono per rischiare. In borsa.