CYRANO.... DACCI UNA MANO - recensione

Creato il 14 febbraio 2012 da Apietrarota

Una platea colma di spettatori ha accolto la prima dello spettacolo “Cyrano…dacci una mano” che si è tenuta il 9 febbraio al Teatro delle Muse di Roma. Lo spettacolo, scritto a quattro mani da Mimmo Strati e Alberto Bognanni, si presenta come una sorta di teatro nel teatro. Formula non sempre facile da rappresentare ma che stavolta riesce bene.
Dopo il successo ottenuto con lo spettacolo Romeo e Giulietta…paccavano eccome la Nuova Compagnia di Teatro Luisa Mariani ritorna con un classico della commedia teatrale: Cyrano de Bergerac. A caratterizzarlo però è il contesto: non ci troviamo a Parigi, ma in un quartiere periferico di Roma. Già dall’inizio si intuisce che non si tratta del tradizionale Cyrano. Mimmo Strati. che cura perfettamente la regia dello spettacolo, rompe gli schemi e non mette gli attori sul palco ma utilizza tutto il Teatro delle Muse per far recitare il suo cast. Ma partiamo dalla storia:  un prete ha intenzione di organizzare uno spettacolo per beneficenza,  gli unici attori che riesce a trovare sono un esilarante elettricista romano, interpretato da un bravissimo Mimmo Strati, due attrici belle, ma senza un soldo portate in scena dalle convincenti Maia Orienti e Titti Lanzetti, un fumantino muratore calabrese interpretato da uno straordinario Francesco Trifilio, una studentessa timida, brava anche Ludovica Leo, e un attore famoso di cui, però, nessuno si ricorda il nome portato in scena da Giuspeppe Quinci. Il tutto coronato da un regista che da giovane ha recitato in vari film western e che ora è ridotto a miseria. I sei attori, tra esercizi di respirazione, di dizione e di immedesimazione si ritroveranno a imparare l’arte di soffiare dentro l’anima e. tra finzione e realtà. si sentirà parlare di amore, di gelosia e di sogni. La storia da portare in scena, il Cyrano appunto, si intreccia con la storia del dietro le quinte. Le prove, gli scioglilingua, gli esercizi degli attori che devono interpretarla e non solo. In scena gli amori, le gelosie, le ansie e le paure dei protagonisti. Un mix di emozioni che si alterna a grandi risate. Si perché la genialità di questo testo sta nel saper emozionare e divertire allo stesso tempo, con l’intento, tra le altre cose riuscito, di rispolverare uno dei testi classici e farlo rivivere. La formula di Mimmo Strati risulta essere vincente. Scoppiettante il testo, bravi gli attori in modo particolare Stefano Scaramuzzino nei panni del prete e Cesare Cesarini in quelli del regista/barbone. Determinante la regia che riesce ad alternare momenti di emozione (bella la scena dei festeggiamenti ad Orlandini) con quelli di comicità (la prova degli scioglilingua) in cui ogni singolo attore del bel cast scelto da Strati, dà prova di grande professionalità.
Uno spettacolo da non perdere. “Cyrano.. dacci una mano” di Mimmo Strati e Alberto Bognanni con Cesare Cesarini, Titti Lanzetta, Ludovica Leo, Maia Orienti, Giuseppe Quinci, Stefano Scaramuzzino, Mimmo Strati, Francesco Trifilio, scenografia di Anna Monia Paura, costumi di Gisa Rinaldi e luci e suoni di Toni di Tore.
 In scena dal 9 al 21 febbraio alle ore 21 al Teatro delle Muse a Roma. 
                                                                                                                 (recensione di DEBORA BELMONTE )
         
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