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D’Alema ieri in Basilicata: l’accoglienza organizzata per lui dopo lo spaventoso aumento di tumori connessi chimica e all’industrializzazione di Stato

Creato il 20 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Il testo è stato scritto l’altro ieri ed è dedicato all’organizzazione e spiegazione della contestazione di Massimo D’Alema. D’Alema ieri in Basilicata: l’accoglienza organizzata per lui dopo lo spaventoso aumento di tumori connessi chimica e all’industrializzazione di Stato

Tito Scalo (Potenza) uno dei 44 siti più inquinati d’Italia

Lo riporto integralmente.

VISTO CHE MASSIMO D’ALEMA SARA’ IN BASILICATA DOMANI (19 NOV) PER IL SUO TOUR DI PROPAGANDA ELETTORALE (IN MATTINATA ALLE 11 ALLA MENSA DI TECNOPARCO A PISTICCI SCALO), CREDO SIA IL CASO DI ANDARLO A “SALUTARE” IL POMERIGGIO AL MOTEL PARK -ORE 17,30-) A POTENZA, PER FAR SENTIRE AD UNO DEI MASSIMI RESPONSABILI POLITICI DELLA PRIMA ORA DELLA VICENDA TRIVELLAZIONI IN BASILICATA LA VOCE E LE RAGIONI DEL MOVIMENTO “NO TRIV”.

NON DIMENTICHIAMO CHE QUANDO ALA FINE DEGLI ANNI ’90 LUI ERA PRIMO MINISTRO, IL DICASTERO DELLE INFRASTRUTTURE ERA IN MANO AD UN CERTO BERSANI, CHE ANCORA OGGI COSTITUISCE UN’IMPORTANTE GAMBA DI SOSTEGNO ALLE SCELLERATE POLITICHE DI MONTI, PASSERA, CLINI, VOLTE ALL’ESPROPRIAZIONE DELLA SOVRANITA’ TERRITORIALE, ALLA DEPREDAZIONE DELLE COSTE E DEI FONDALI, ALL’INTENSIFICAZIONE DEL PIANO DI PROSPEZIONE, TRIVELLAZIONE, STOCCAGGIO, DI IDROCARBURI E GAS, ANCHE ATTRAVERSO LA VELOCIZZAZIONE DELLA TEMPISTICA DELLE PROCEDURE AUTORIZZATORIE. NON DIMENTICHIAMO LE BANDIERE! SALUTI: Francesco

Dalema Ieri mattina, presso il ‘Comitato Potenza X Bersani’ in Piazza Adriatico a Potenza, in una conferenza stampa è stata annunciata la visita di Massimo D’Alema in Basilicata.
Lunedì 19 novembre, pertanto, D’Alema parteciperà a due iniziative: a Pisticci, alle ore 11, presso la Sala Mensa Tecnoparco Valbasento e a Potenza, alle ore 17.30, presso il Park Hotel. 

La visita di Massimo D’Alema arriva in occasione delle elezioni primarie del centrosinistra, a sostegno della candidatura di Pierluigi Bersani, ma in Valbasento sarà colta anche l’occasione per incontrare i lavoratori. Sono stati invitati, infatti, tutti i lavoratori in mobilita in deroga (circa 500) e quelli in ordinaria circa (300), oltre, ovviamente, a quelli ancora attività nelle industrie della valle. “Noi saremo lì con gli striscioni”, ha annunciato il Comitato Difesa Ospedale dopo aver appreso della visita del noto esponente politico del Pd che sarà accompagnato, ovviamente, anche dai vari livelli regionali del partito. Il Comitato, a tal proposito, si è dato appuntamento a Pisticci Scalo prima delle ore 11.00.

Pisticci_scalo
La Val Basento è una delle 44 aree d’Italia inquinate oltre ogni limite di legge. Lo ha certificato l’Istituto Superiore della Sanità che ha reso noti i risultati di uno studio, effettuato per conto del Ministero della Salute, che dimostra come circa 6 milioni di persone in Italia siano esposte a rischio malattie mortali, dai tumori alle malattie respiratorie e circolatorie, da quelle neurologiche alle malattie renali. Per la Basilicata, in realtà, l’elenco comprende anche la zona industriale di Tito, ma questa è solo una triste consolazione.
Tornando alla Valbasento, l’elenco reso noto dall’Istituto Superiore di Sanità comprende i territori dei Comuni di Ferrandina, Grottole,
Miglionico, Pisticci, Pomarico e Salandra. Nella relazione accompagnatoria si legge che “il decreto di perimetrazione del Sin (Sito d’Interesse Nazionale, cioè da sottoporre a bonifica, ndr) elenca la presenza delle seguenti tipologie di impianti: chimico e di produzione di manufatti in cemento amianto.

Tra gli uomini si osserva un eccesso della mortalità per tutte le cause, sia in assenza sia in presenza di correzione per deprivazione socioeconomica, e un deficit della mortalità per le malattie dell’apparato genitourinario. Nelle donne si rileva un difetto della mortalità per malattie dell’apparato respiratorio e per le patologie dell’apparato genitourinario”. Un rapporto che, se purtroppo non fornisce novità, perché la pericolosità della Valbasento è arcinota, conferma ancora una volta quanto l’ex area industriale più importante della regione rappresenti oggi, oltre che l’ emblema del fallimento della chimica e dell’industrializzazione di Stato, soprattutto un problema ambientale. Il pauroso incremento delle patologie tumorali e le morti asbesto correlate sempre più in aumento, ripropongono il tema della bonifica, ferma al palo da anni. L’area
industriale della Valbasento, infatti, fu individuata quale sito da bonificare con la legge 179/2002, mentre nel 2003 venne approvato il
Piano di caratterizzazione preliminare di alcune aree. Ad oggi, però, non si è mosso nulla ed, anzi, nel corso di una delle ultime conferenze di programma svolte a Roma, è venuto fuori ufficialmente ciò che già si sospettava da tempo: che la pista Mattei, in realtà, coprirebbe ben due discariche di rifiuti tossici. Urge invertire la tendenza, dunque, non solo per dare nuovo appeal imprenditoriale alla Valle, ma anche e soprattutto per difendere la salute dei cittadini.

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