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Da Cavour alla Cavour. 140 anni di sviluppo della tecnologia navale in Italia, in mostra al Museo Navale -Arsenale Marina Militare La Spezia

Creato il 20 maggio 2012 da Robertoerre

 

Mostra Cavour

Porta il nome di Cavour (Camillo Benso conte di Cavour che con la proclamazione del Regno d'Italia avvenuta nel 1861, divenne il primo presidente del consiglio dei ministri del nuovo Stato), la portaerei ammiraglia della Marina Militare Italiana, nave divenuta simbolo d'eccellenza e vanto per l'Italia per aver diretto l'operazione aereo – marittima interforze e internazionale in missione a carattere umanitario, denominata “White Crone”. Salpata dal porto di La Spezia il 19 gennaio del 2010, la Cavour ha preso il largo per recarsi in soccorso della popolazione di Haiti, colpita da un sisma che ha procurato migliaia di vittime e inferto danni ingentissimi alla già precaria economia dell'isola caraibica. Dal mare dove naviga in missioni di pace al Museo navale dell'Arsenale della Marina Militare di La Spezia, il nome della portaerei è anche il titolo della mostra “Da Cavour alla Cavour. 140 anni di sviluppo della tecnologia navale in Italia.-2012 2011 ”, inaugurata il 19 novembre del 2011 e ospitata  all 'Arsenale. Organizzata dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova sotto l’egida e con la collaborazione della Marina Militare Italiana,con il patrocinio della Regione Liguria, Provincia della Spezia, Comune della Spezia, Autorità Portuale della Spezia, in occasione delle celebrazioni nel 2011 per i 140 anni della fondazione della Regia Scuola Superiore Navale, allestendo una mostra illustrativa dello sviluppo, progettazione e costruzione navale in Italia nell'arco degli ultimi 140 anni. La mostra si deve alla fattiva opera tra l'ingegnere Marco Prandoni e Rodolfo Tedeschi, dell 'Università di Genova e Marco Gargano Capitano di Vascello (GN) dell'Arsenale della Marina Militare di La Spezia. Con la collaborazione di Claudio Adorni, Davide Adorni, Luciano Rolla.

 

1998 LNG PORTOVENERE (Foto Ernani Andreatta) CAM_0681

Un'interessante esposizione che permette ai visitatori la possibilità di ammirare su uno spazio di oltre duecento metri lineari, una ricca collezione di modelli storici, dalle pirofregate dell'Ottocento alle navi da crociera, scafi in legno, i primi pionieristici sommergibili, per arrivare al modellino della portaerei Cavour. Tra questi c'è la possibilità di documentarsi sulla tecnologia navale con la visione di disegni d'epoca, macchinari originali, i primi apparati motore a carbone e le successive turbine a gas. Il progresso scientifico e tecnologico darà vita poi alla propulsione a idrogeno. Una trasformazione e un progresso vanto dell'ingegneria navale italiana che raggiunto nel corso di quasi un secolo e mezzo, risultati di innovazione e di eccellenza che tutto il mondo ci ha invidiato. Le sezioni della mostra si dividono per secoli: “La marineria alla fine del XIX secolo” con la storia della fondazione dell'Arsenale Militare di La Spezia e della Regia Scuola Superiore Navale di Genova, Cavour, Brin, Chiodo. I primi materiali e combustibili usati come il ferro, chiodi, carbone e vapore. “ I primi decenni del XX secolo” comprendono l'ingegneria navale da empirismo a scienza: Scribanti e Rota. Cuniberti e le dreadnought, Laurenti e i sommergibili. I piroscafi per le Americhe. La macchina alternativa a vapore. “Dalla I alla II Guerra Mondiale” presenta una vasta esposizione riferita agli anni '20 e '30 del XX secolo. Costanzi e i transatlantici. Pugliese e le navi da battaglia. Turbine a vapore e motori diesel. L'introduzione della saldatura. Si passa poi alla “Seconda metà del XX secolo” con gli anni '60 e l'innovazione nella Marina Militare con la dotazione di missili, elicotteri e turbine a gas.

 

1876 RN DANDOLO (Foto Carlo Gatti) IMG_0897

L'evoluzione della nave mercantile: dalla multipurpose alle navi specializzate fino agli anni '70 ed il rinnovamento della flotta. Le navi da crociera e i traghetti Ro-Pax. Chiude l'ultima sezione “La marineria entra nel XXI Secolo” dove si può ammirare lo sviluppo della nautica, la propulsione elettrica e l'automazione. La Marina guarda al futuro: Cavour (nell'ultima sala viene proiettato un filmato con la portaerei al suo varo e in navigazione), e ancora aerei, Stealth, Diesel Elettrico, Fuel Cell, l'innovazione alla Scuola di Ingegneria Nautica della Spezia: dai Compositi agli Yacht “Ecosostenibili”. Gli U-212, FREMM, aerei, idrogeno e propulsione elettrica. Della classe U-212, la Marina Militare dispone del sommergibile Salvatore Todaro, unità subacquea di nuova generazione, caratterizzata da propulsione silenziosa e basata sull'impiego delle celle combustibili, in cui l'idrogeno e l'ossigeno vengono fatti reagire per produrre energia elettrica. Un mezzo altamente tecnologico che naviga nelle profondità dei mari, mentre in superficie se si ha la fortuna di poterla ammirare in navigazione o alla fonda in Arsenale, la Marina Militare dispone della nave scuola Amerigo Vespucci, costruita nel Regio cantiere di Castellamare di Stabia, varata nel 1931, e considerata a ragione il veliero più bello del mondo. La sua funzione è quella di svolgere attività marinaresca e formativa per gli allievi dell'Accademia Navale di Livorno, della Scuola Navale Morosini di Venezia e dei nocchieri.

 

Amerigo_vespucci

 

IIa Sala Macchina a vapore 02 (Foto Claudio Molfino) Rid

 

La mostra “Da Cavour alla Cavour” si apre con la visione di Cavour ai tempi della nascita della Marina Italiana (con la firma della Triplice Alleanza). Nel saggio “Storia della Dottrina Navale Italiana dell'ammiraglio Luigi Donolo (edito dall'Ufficio Storico della Marina Militare nel 1996) si legge nel capitolo “Il problema navale: uno dei tanti del nuovo Regno”, «con il regio decreto del 17 novembre 1860 voluto da Cavour venne organizzata amministrativamente la Marina e con successivo decreto del 10 gennaio 1861 vennero aboliti i Ministeri delle Marine di Napoli e Palermo. Il 17 marzo 1861 avvenne la proclamazione ufficiale del Regno d'Italia (data legale della nascita della Marina Italiana), denominata Regia Marina che si costituì con la fusione delle Marine sarda, borbonica, siculo-garibaldina, toscana e pontificia. La flotta della nuova Marina era composta da 79 unità realmente utilizzabili (…) . Cavour fu il primo ministro della Regia Marina dal 17 marzo al 4 giugno del 1861, due giorni prima della sua morte. Uno dei suoi punti fermi della politica militare fu il trasferimento della base navale da Genova alla Spezia. (…) Egli aveva presentato un primo progetto per la creazione di una nuova base e di un arsenale nell'ottobre del 1850 avendo l'approvazione di La Marmora , allora ministro della Guerra (…) Lo studio per un nuovo arsenale alla Spezia fu affidato al Generale del Genio Militare, Domenico Chiodo (…) I lavori ebbero inizio nel 1862 e l'arsenale verrà consegnato il 5 agosto del 1869. » L'escursione storica realizzata dai curatori della mostra spiega i vari passaggi storici e politici che hanno determinato la nascita e l'evoluzione della marineria italiana, sia militare che commerciale, presentando modellini in scala di naviglio civile e militare, schede tecniche, immagini fotografiche e una rassegna di navi costruite in Italia tra il 1876 e il 2012. Tra le navi commerciali citiamo la nave Fantastic, traghetto veloce per il trasporto di passeggeri ed auto. Questo tipo di nave, chiamata anche Fast Ferry Ro-Ro Pax, ha consentito all'industria cantieristica italiana di inserirsi in un settore caratterizzato da navi lente e scomode, portandovi un contributo innovativo che le ha aperto i mercati esteri. La nave fornisce al passeggero la comodità di un'autentica nave da crociera.

 

1964 Inc ANDREA DORIA (Foto Ernani Andreatta) IMG_2697

 

La mostra si compone anche di una rassegna di modelli navali, accompagnati da schede relative alle navi cui i modelli fanno riferimento. In particolare si possono ammirare le navi tra cui la Duilio e Dandolo (1876), una nave da battaglia che da il nome alla Classe delle corazzate unità della Regia Marina costruite tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 del XIX secolo. Con i 4 cannoni da 450mm in due torri binate e la velocità di 15 nodi, erano tra le più potenti navi da guerra dell'epoca. La sua realizzazione si deve al progetto di Benedetto Brin, direttore del Genio Navale presso l'arsenale di La Spezia il 6 gennaio 1873, e completata nel 1882. La costruzione di questa classe di navi suscitò anche la lode ammirata dei suoi contemporanei francesi:"Duilio la più forte macchina di guerra che l'arte navale abbia ancora creata". Brin nato a Torino nel 1883 e scomparso a Roma nel 1898 fu definito "Il Colbert modernissimo d'Italia", l'uomo che determinò la svolta per il rinnovamento e lo sviluppo della marineria militare e mercantile italiana, uno dei maggiori ingegneri navali del suo tempo, il più innovativo negli anni '70 -'80 dell'Ottocento.

 

Va Sala Proiezioni e Conferenze (Foto Claudio Molfino) Rid

 

Il paragone con il celebre ministro francese fu ideato dall'Ammiraglio Carlo De Amezaga, direttore della Regia Scuola Superiore Navale negli anni 1896-1899. La sua formazione avvenne a Parigi all'Ecole Nationale Supérieure du Génie Maritime. Al suo rientro in Italia, dal 1873 fu nominato direttore delle costruzioni navali ed inizia un programma di rinnovamento delle forze della Regia Marina italiana, e Ministro della Marina del Regno d'Italia e successivamente degli Esteri. Nelle sale della mostra si parla anche della nave Fulmine (1896) è stato un cacciatorpediniere della Regia Marina. Nel 1937-1938 prese parte alla guerra di Spagna. La nave effettuò ben 97 missioni di guerra (4 con le forze navali, 14 di caccia antisommergibile, 4 di bombardamento controcosta, 37 di scorta convogli, 7addestrative e 31 di trasferimento), percorrendo 29.518 miglia. Il Fulmine affondò in battaglia il 9 novembre del 1941 dopo 12 minuti di combattimento, portando con sé gran parte dell’equipaggio. Tra le vittime il comandante Milano, morto dissanguato in mare dopo essere rimasto a bordo sino alla fine, ed il tenente di vascello Garau, inabissatosi volontariamente con la nave. La Conte di Cavour, nave da battaglia in servizio nella Regia Marina durante i due conflitti mondiali. Battezzata in onore di Cavour, fu costruita all'Arsenale della Spezia varata nel 1911.Nella notte tra l'11 e il 12 novembre 1940, la nave venne gravemente danneggiata da un siluro lanciato da un aerosiluranteinglese Swordfish, decollato dalla portaerei inglese Illustrious, subendo gravi danno e semi affondando nei fondali della base navale di Taranto.

Attualmente è in servizio con il nome Cavour la portaerei, consegnata il 27 marzo 2008, dopo aver ricevuto la bandiera di combattimento a Civitavecchia il 10 giugno 2009. L'elenco delle navi militari, mercantili e passeggeri, citate ed esposte alla mostra è lungo: dai sommergibili del 1903 e 1909, la nave Animoso (1913), Ausonia (1928), il celebre transatlantico Rex (1931) il più grande della marina italiana, varato nel 193, l'unica nave italiana in grado di competere con i grandi transatlantici dell'epoca. Venne affondato dalla Raf l'8 settembre 1944 al largo di Capodistria.

L'Andrea Doria incrociatore lanciamissili prestò servizio nella Marina Militare Italiana dagli inizi degli anni '60 fino agli inizi degli anni '90. Il Doria venne assegnato alla base di La Spezia con il ruolo di nave comando della Iª Divisione Navale. prendendo parte ad esercitazioni nazionali ed internazionali come le Down Patrol. E ancora le navi Da Giussano (1931), l'incrociatore Roma (1940) Michelangelo (1962), Eugenio C. (1966), Alpino (1967) e Audace (1968).

 

Ingresso Mostra (Foto Claudio Molfino) Rid

 

Si tratta di un viaggio affascinante e molto istruttivo nei segreti della tecnologia ingegneristica navale, ripercorrendo quasi un secolo e mezzo di storia della marineria. Un'iniziativa storico -culturale che rende prestigio e onore alla Marina italiana sia quella militare che civile e mercantile, di una nazione che si affaccia sul mare Mediterraneo. L'Arsenale de La Spezia dispone poi di un Museo Tecnico Navale che ha il compito di custodire e tramandare il percorso storico della marineria italiana. Terminata la costruzione dell'Arsenale ad opera del generale Chiodo (1869) La Spezia diventa sede del Primo Dipartimento Militare Marittimo (1870) e il Museo, posto alle dipendenze della Direzione d'Artiglieria ed Armamenti Navali, fu qui trasferito. Il volume “Quatro passi per il Museo” riporta la storia del museo fin dal periodo della Marina Sabauda, al prima sede di Genova, il trasferimento a La Spezia, in periodi delle due guerre mondiali, la sua rinascita e il Museo del domani. Il direttore del Museo è il Capitano di Vascello Alessandro Camaiora.  

(Roberto Rinaldi) 

 

 Mostra "Da Cavour alla Cavour: 140 anni di sviluppo della tecnologia navale in Italia" La Spezia - Museo Navale - Arsenale Militare. Viale Giovanni Amendola, 1 (ingresso dalla porta principale dell'Arsenale Militare, visitabile fino al mese di giugno 2012, tutti i sabati: dalle ore 9.30 alle 18.00.

 

Altri giorni: apertura su prenotazione per gruppi organizzati (minimo 20 persone), compilando e inviando l'apposito modulo di prenotazione entro 10 giorni prima della visita all'indirizzo e-mail: [email protected]

Numero di telefono per le prenotazioni dei gruppi:0187 78 47 67

Tutte le informazioni sul sito www.duilioship.it

 

 http://www.duilioship.it/index.php?it/143/140-anniversario-della-regia-scuola-navale

 

http://www.marina.difesa.it/storiacultura/ufficiostorico/musei/museotecnav/Pagine/default.aspx

 

 (crediti fotografici "Dandolo" Carlo Gatti, "Turbina a gas Alpino" e "Macchina a vapore 02" di Claudio Molfino,  "LNG Portovenere" Ernani Andreatta, ) 

 


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