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Da Curitiba a Torino, giocando a padel con Luis Felipe Silva

Creato il 17 febbraio 2016 da Sportduepuntozero

La storia che vi raccontiamo oggi inizia a Campinas, città dello stato di San Paolo nel sud del Brasile. È qui che nasce Luis Felipe De Barros e Silva; ha appena compiuto 27 anni e gli ultimi cinque li ha trascorsi a Torino. Luis cresce a Curitiba e trascorre la sua infanzia nuotando e giocando a calcio con gli amici; ma il suo idolo sportivo, come per quasi tutti i ragazzi brasiliani della sua generazione, è Ayrton Senna e la sua vita sportiva prenderà una direzione diversa dall’acqua e dal pallone.

C’è un campo di padel nell’albergo in cui il papà si trova a soggiornare nel corso di un viaggio a Bahia. Da giocatore di tennis decide di provare e quando torna a casa cerca subito un impianto per portare anche Luis. A cavallo tra gli anni ’80 e ’90 il padel è uno degli sport più diffusi sia in Spagna che in Argentina, dove lo si pratica persino nelle piazze.

Diventa popolare anche nel vicino Brasile, specialmente al sud, e a Curitiba non è quindi difficile trovare un campo. “Avevo nove anni e mi piacque subito” ricorda Luis, “così iniziai a prendere lezioni e allenarmi sempre più spesso. Entrai nella nazionale giovanile a dodici anni e partecipai a due edizioni dei Campionati Sudamericani e a tre Mondiali di categoria”. Alla prima esperienza in Messico arriva fino alle semifinali; alla seconda, nel suo paese, si ferma ai quarti.

Ma a 17 anni Luis interrompe la sua promettente carriera juniores; si trasferisce in un’altra città e studia per entrare all’università. “Mi sono sempre piaciuti gli sport con la racchetta” racconta, “così anche quando ho smesso con l’agonismo ho continuato comunque a giocare sia a padel che a tennis”.

Oggi ha una doppia laurea in ingegneria meccatronica, in Brasile e al Politecnico di Torino, e dopo aver lavorato come sviluppatore di software è diventato un consulente SAP. La vecchia passione per il padel l’ha seguito fino in Italia e si è risvegliata un paio di anni fa. “Ero alle Gru per fare shopping e ho scoperto che c’era un campo; è stata una bella sorpresa, mi ha fatto tornare voglia di giocare”.

Adesso Luis frequenta tutti i circoli torinesi nei quali si pratica il padel; iniziano a essere un buon numero perché questo sport, dopo aver colonizzato Roma e Milano – che accolgono anche alcuni ex professionisti – si sta diffondendo anche sotto la Mole. Si pratica al Cus, alla Stampa Sporting, al Master Club, ai Ronchi Verdi, al Nord Tennis, al Monviso e al Bunker.

In quest’ultimo si sta svolgendo un torneo a squadre e partecipa con altri amici. Ne ha trovati parecchi giocando a padel, grazie al suo carattere aperto e sorridente; una caratteristica che accomuna molti brasiliani e che, insieme alla famiglia e agli amici di una vita, è la cosa che ritrova più volentieri quando torna nel suo fantastico paese.


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