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Da due stelle, una

Creato il 12 aprile 2011 da Stukhtra

La danza delle nane bianche

di Ginevra Sanvitale

ResearchBlogging.org
Buio. Poltrone. Velluto. Poi musica. Ravel? Tchaikovsky? Mozart? Non è così importante. Luce. Due ballerini sul palco: si scrutano, fanno piroette, sempre più vicini, il tulle del tutù sfiora la calzamaglia, la mani si toccano, i corpi si fondono. E’ la fine? No. Inizia un nuovo ballo. Un’esperienza simile accadrà alle nane bianche scoperte dal team di Mukremin Kilic, astrofisico dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics. Solo che alla fine di ballerino ne rimarrà uno soltanto.

Una nana bianca è una stella di piccole dimensioni ma con una grandissima densità. Le nane bianche sono l’ultimo stadio della vita delle stelle di massa minore e dovrebbero terminare definitivamente la propria esistenza trasformandosi in nane nere, quando non saranno più in grado di produrre energia. Poiché il processo ha una durata stimata maggiore di quella della vita dell’universo, non è ancora stata scoperta alcuna nana nera.

Tuttavia non tutte le nane bianche diventano nane nere. Quando fanno parte di un sistema binario, ovvero un sistema composto da due stelle che orbitano attorno allo stesso centro di massa, due nane bianche collassano solitamente in una supernova di tipo Ia: un’esplosione stellare con elevatissima energia e altissima luminosità. Ma questo non avverrà per le stelle scoperte da Kilic e dai suoi colleghi, che ne parlano in un articolo di prossima pubblicazione sui “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society”.

Le nane bianche in questione si trovano a 7.800 anni-luce da noi, fanno parte della costellazione della Balena e la distanza tra loro è così piccola, inferiore a quella fra la Terra e la Luna, da far sì che siano necessari solo 39 minuti per un’orbita completa. A causa di questa vicinanza, la loro rotazione provoca una perturbazione nello spaziotempo, che si propaga sotto forma di onde gravitazionali ed estrae energia dal sistema. Conseguenza: le stelle si avvicinano ancora di più e alla fine si scontreranno.

Ed è qui che ci aspetteremmo la nostra supernova. Ma la massa degli astri in questione non è abbastanza grande da innescare l’esplosione: ci vorrebbe circa una volta e mezza la massa del Sole, e queste due insieme non ci arrivano. Con il risultato di un nuovo inizio, invece che una fine: le nane bianche, infatti, genereranno un nuova stella, che ripartirà da zero vivendo una sorta di seconda vita.

Da due stelle, una

Alla fine resterà una nuova stella, qui rappresentata, fantasiosamente, con un pianeta. (Cortesia: D.A. Aguilar/CfA)

Ma che i futuri genitori stellari stiano pure tranquilli: ci vorranno ancora circa 37 milioni di anni prima del parto. Perciò hanno tutto il tempo per conoscersi meglio.

Mukremin Kilic, Warren R. Brown, S. J. Kenyon, Carlos Allende Prieto, J. Andrews, S. J. Kleinman, K. I. Winget, D. E. Winget, & J. J. Hermes (2011). The Shortest Period Detached Binary White Dwarf System arXiv arXiv: 1103.2354v1


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