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Le grosse società: tentare di comunicare con loro è un dramma!
Non è un caso. Sono le stesse aziende che ci infilano in questi “tunnel” telefonici che sbucano sempre e solo al solito operatore “sfigato”, sottopagato e senza nessuna competenza particolare.
I responsabili del servizio invece non sono raggiungibili. Se vuoi protestare puoi lasciar detto all’operatore che l’inserisce nel terminale, ma la sicurezza che questa critica venga letta da chi di dovere non si può ottenere da nessuno.
Questo gigantesco pachiderma che è la grossa industria non ha tempo per le formiche come noi. Anche se siamo la sua fonte di nutrimento.
Eppoi ci sono i casi limite: fatture con importi letteralmente impossibili per utenze di quel tipo, letture “vituali” del contatore sfacciatamente alte per quella classe di servizio, micropagamenti con giustificazioni assurde.
Microprese per il culo che permettono al pachiderma di passarsela molto meglio di quel che meriterebbe.
In questo caso una bolletta da 0,01 euro.
Mi sento già l’operatore al telefono: “ha ragione, ma le fatture vengono stampate ed emesse in automatico dal sistema quindi non è colpa nostra…”
Un paio di palle!
Io i “sistemi che stampano in automatico le fatture” li faccio e doto anche l’azienda più semplice di un banale controllo per l’importo da pagare… basta 1 (UNA) riga di codice di programmazione: se l’importo è maggiore di euro 5 allora emetti il vaglia prestampato per il pagamento, altrimenti tieni l’importo in conto fino a che non viene terminato il contratto o vengono superati i 5 euro.
Tutto qui.
Volete farmi credere che il vostro super-programma che gestisce MILIONI di utenti non è stato progettato a questo scopo per UNA DIMENTICANZA???
Ma fatemi il piacere…
Dal TGCom del 22 Dicembre 2010. A questo indirizzo.
Una casalinga di Cagliari ha ricevuto dall’Enel un sollecito di pagamento per una bolletta da un centesimo. La donna aveva in effetti ricevuto la bolletta, del giugno 2009, da un centesimo, ma aveva ritenuto opportuno non pagarla. Ma l’Enel ha la memoria lunga. E così, con la bolletta di settembre-novembre 2010 è arrivato l’invito a pagare quel centesimo. A questo punto, la donna è corsa in posta: un centesimo di bolletta più 1,10 euro di bollettino.