Magazine Diario personale

Da grande voglio diventare un marsupiale

Da Angelozinna

Da grande voglio diventare un marsupialeAltro che viaggiare, girare il mondo, fare carriera, successo, soldi. Altro che scrivere blog, lavorare, fare la spesa. Io voglio diventare un marsupiale. Loro sì che sanno godersi la vita.

Prendi il koala ad esempio, il primo animale tossicodipendente che ha saputo trasformare il suo viziaccio nella sua principale caratteristica. A chi è capitato di visitare l’Australia e vedere un koala allo stato brado, non avrà potuto fare a meno di notare che questi simpatici orsetti pelosi dormono sempre. Sempre. La giornata tipo del koala va più o meno così: “mi sveglio, mi drogo, dormo ventidue ore”, e non a caso. Lo studio di questi animali ha riportato che il koala è l’unica creatura al mondo con un cervello di dimensione diversa (molto, molto più piccolo) del cranio. Differenti sono le teorie sui motivi per cui il koala si sia evoluto in questo modo (testa grossa, cervello piccolo), ma il fattore principale che determina il suo comportamento è la dieta. Il corpo umano utilizza circa il 20% della propria energia per utilizzare il cervello, nel koala invece questa energia è utilizzata per digerire il suo cibo preferito, l’eucalipto, che è ricco di sostanze tossiche. Insomma, mantenere un cervello attivo costa, e così, quando il koala ha dovuto scegliere se impiegare le proprie forze nell’evolversi cambiando dieta oppure continuare a mangiare le foglie di eucalipto e dormire tutto il giorno in cima ad un albero dove i predatori non possono arrivare, non ci ha pensato due volte. C’è chi dice che non sia il più intelligente degli animali, ma quando l’ho conosciuto io, con quegli occhi rossi e gonfi, l’ho stimato per un momento. Genio.

C’è poi il wombat, un incrocio tra un roditore e un marsupiale che arriva a pesare fino a 35 chili, ma è invisibile. Il wombat vive la maggior parte della propria vita sottoterra, e pur avendo un cervello delle dimensioni quasi normali, anch’esso se la dorme come un grande. Esce una volta a settimana, mangia un po’ d’erba (è vegetariano!), e se ne torna sottoterra. Ma la parte migliore è la sua efficienza. Il wombat infatti riesce a spegnere quasi totalmente il suo metabolismo, tanto che nel sonno più profondo può quasi sembrare morto. La specie più grande degli wombat però è in via d’estinzione, rimangono infatti soltanto un centinaio di esemplari nel Northern Queensland. Ma l’essere uno degli animali più rari al mondo non lo preoccupa, il wobat continua a dormire come se non ci fosse domani.

Ma ecco il mio preferito, un topo-marsupiale chiamato Antechinus. Mai sentito nominare? Questo animale notturno è già divenuto idolo. Il maschio vive normalmente soltanto undici mesi. I primi dieci mesi sono impiegati soltanto a nutrirsi e crescere, la sua vita non ha altro scopo che cibarsi. Ma intorno al decimo mese qualcosa accade, e da un giorno all’altro la sua mente perde interesse per il cibo e da “Mangiare-mangiare-mangiare-mangiare!” con un click, passa a “Trombare-trombare-trombare-trombare!”. All’arrivo della pubertà il sesso diventa la sua sola ossessione, e tutti maschi partono alla conquista delle femmine, tanto da dimenticarsi di mangiare o tantomeno dormire. Verso la fine di Agosto, circa due settimane dopo il raggiungimento della pubertà, ogni singolo maschio è morto, sfinito dal sesso, stanco e malnutrito. Insomma, una rockstar.

Tutto ciò per dirvi che nella prossima vita voglio rinascere Antechinus.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog