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Da Incitatus a Conchita Wurst

Creato il 10 ottobre 2014 da Zamax

Non è vero che Caligola nominò senatore il suo cavallo. Svetonio scrisse che ebbe soltanto l’intenzione di nominare console (e non senatore, quindi) Incitatus, il suo favorito fra i cavalli; il più tardo Casso Dione assicura invece che, se non fosse stato vittima di una congiura, Caligola avrebbe mantenuto il proposito. Di sicuro sappiamo che il depravato Caligola amava ferire le persone anche con le parole: la minacciata nomina era un modo per dimostrare in quale considerazione tenesse la classe politica, cioè gli augusti senatori della specie umana. Comunque l’episodio divenne un caso paradigmatico di istituzioni screditate fino al grottesco. Se ne resero conto i cittadini dell’Urbe dell’epoca? Non crediamo, viste anche le affettuose reazioni dei media all’esibizione della cantante Conchita Wurst, ossia il travestito Thomas Neuwirth, ossia la più famosa sventola barbuta della storia, davanti alla sede del Parlamento Europeo. Il bello è che la splendida Conchita – so da fonti certe che è il sogno proibito del Califfo dell’Isis; a questo tipo di degenerazione occidentale non era preparato: la peluria morbidissima, nerissima e fittissima di Conchita l’ha letteralmente folgorato – la splendida Conchita, dicevo, non è stata chiamata a Bruxelles da alcun Caligola dei nostri tempi. Sono stati anzi cinque parlamentari europei (in rappresentanza di cinque gruppi politici) ad invitare il fenomeno nel cuore stesso delle istituzioni europee quale simbolo della lotta contro ogni forma di discriminazione: la storia del cavallo di Caligola, nella sua innocenza, fa ormai parte a tutti gli effetti del buon tempo antico.


Filed under: Bene & Male Tagged: Caligola, Conchita Wurst, Europa, Europarlamento

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