Nonostante il gran caldo, il dibattito promosso a Lauria dalla segreteria regionale dei Popolari Uniti svoltosi il 13 luglio scorso, ha offerto spunti di riflessione ad una numerosa platea attenta alle analisi di quanti hanno preso la parola nella Sala Cardinale Brancati.
Il tema dell’incontro, introdotto dall’assessore provinciale Vito Rossi ha riguardato il lavoro e l’emergenza legata proprio alla sua mancanza. Rossi ha offerto al pubblico e agli amministratori presenti, valutazioni significative ed alcuni dati sulla problematicità dell’occupazione in Basilicata.
Nino D’Agostino ha impietosamente delineato il quadro di una Regione in evidente recessione, con un declino demografico sotto gli occhi di tutti. L’esperto di economia si è detto comunque ottimista ma ha chiesto a gran voce un cambiamento nella gestione della Regione… “Questa deve darsi un nuovo orizzonte e nuovi obiettivi da cogliere in un contesto nel quale le risorse trasferite dallo stato centrale e dall’Europa saranno ridotte sempre di più.
Questo concetto è stato ripreso dal consigliere regionale Luigi Scaglione che ha posto una serie di questioni legate alle scelte fatte dal governo regionale. Per Scaglione occorrono decisioni audaci che possano invertire una tendenza che avvilisce in particolare le giovani generazioni. Il Capogruppo dei Popolari ha evidenziato la necessità di una Regione che difenda le tante conquiste fatte fino a questo momento, nella consapevolezza che un arretramento in un’area rappresenta un impoverimento per tutto il tessuto regionale. Per Scaglione le risorse vanno sapute utilizzare ed anche coraggiosamente limitare verso progetti industriali che hanno mostrano il fiato corto.
Il Presidente dell’Area Programma Mimmo Carlomagno ha messo l’accento sulle governance del territorio e sulle trasformazioni radicali che avrà la Provincia nei prossimi anni. Carlomagno ha evidenziato il suo impegno nel far decollare un organismo, le Aree Programma, che è stato virtuoso nella razionalizzazione delle spese e che potrà dare grandi frutti se si avrà il coraggio di crederci e di non porre ostacoli.
Il dibattito si è avvalso anche del contributo dell’assessore regionale alle attività Produttive Marcello Pittella ha delineato delineato nuove strategie che partono da un rapporto sempre più stretto con l’assessorato al Lavoro e alla Formazione professionale. Pittella ha anticipato una serie di azioni che andranno a realizzarsi a breve nel campo dell’energia e del turismo. Anche l’amministratore regionale ha sferzato un certo modo di far politica dichiarando la propria contrarietà ad interventi che hanno rappresentato negli anni solo sperpero di denaro pubblico. Un dato paradossale se si pensa che ancora in Basilicata mancano professionalità specifiche in alcuni settori ad iniziare da quello estrattivo.
Il dibattito lauriota si è arricchito degli interventi di Enrico Sodano di Italia lavoro e di Teodoro Lateana componente della Fondazione del Consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro.
L’On. Potenza, segretario regionale dei Popolari Uniti, nel ringraziare gli intervenuti ad iniziare dal Sindaco di Lauria Gaetano Mitidieri ha voluto marcare, pur nella correttezza dei rapporti di Maggioranza, la posizione del partito rispetto alla gestione regionale che continua ad avere coni d’ombra come, ad esempio, la gestione dei consistenti residui passivi. Il blocco di queste risorse per il leader dei Popolari Potenza non depone a favore di un governo regionale al centro di mille emergenzialità, qualcosa dunque in Regione non funziona.
Per Potenza le responsabilità rispetto ad alcuni fallimenti non possono essere ascritti all’intera classe del centro-sinistra…” non si può essere messi tutti sullo stesso piano”.
Ha elogiato l’attivismo e la concretezza dell’assessore Marcello Pittella invitando gli amministratori ad un cambio di passo offrendo spunti di cambiamento rispetto ad un mondo in profonda trasformazione che ha bisogno di nuove strategie.
Il dibattito di Lauria è quindi per Potenza uno spunto significativo ed indica al governo regionale nuovi percorsi che partono dalla consapevolezza di un profondo e non più rinviabile cambiamento.
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