Dall’1 al 4 novembre si e’ svolta a Madrid l’Agora’ 99, che ha visto partecipanti provenienti da vari paesi: Italia, Spagna, Grecia, Germania, Inghilterra, Francia, Olanda, Slovenia,Cile, Brasile. All’interno del meeting si svolti dei taller/workshop su diversi temi che ruotavano attorno a tre grandi aree come diritti, democrazia e debito. Come membri dell’assemblea di Agora’ Roma, abbiamo partecipato a diversi taller/workshop che ci hanno permesso di conoscere esperienze di movimenti come Occupy London e il 15M spagnolo. Questo movimento internazionale non e’ morto ma continua a lavorare nell’ottica di una partecipazione popolare, orizzontale, senza leader e fortemente caratterizzato dalla volonta’ di riappropriazione della vita pubblica, dei diritti e con una radicale critica alla democrazia rappresentativa attuale.Tra i taller/workshop piu’ interessanti possiamo citare quello di “alternative e autogestione”, in cui abbiamo potuto conoscere diverse esperienze del movimento 15M spagnolo che sta lavorando in maniera decentralizzata, all’interno dei quartieri dove le assemblee stanno svillupando reti di autogestione e di mutuo aiuto tra cittadini. Due esempi nel quartiere di Malasana, a Madrid, dove i cittadini hanno creato uno spazio di salute autogestito che, seguendo un approccio olistico, organizza laboratori di formazione sulla salute, gruppi di mutuo appoggio in tema di salute dove i terapeuti offrono strumenti ufficiali e alternativi di cura slegandosi da circuiti istituzionali. Inoltre sta funzionando molto bene il meccanismo della “Banca del Tempo” dove piu’ di 200 abitanti del quartiere stanno partecipando. Ogni cittadino mette a disposizione 5 ore a settimana delle proprie competenze, che vengono inserite in un database virtuale. Una lista elettronica infatti pubblica le offerte e le richieste di tutti, oltre a pubblicare le necessita’ di ognuno, creando una rete di mutuo appoggio e di sottrazione al potere della moneta. E l’esperimento sta funzionando e crescendo coinvolgendo cittadini di varie eta’ ed estrazioni sociali.Il segnale forte che sta mandando questa esperienza di quartiere e’ che se i cittadini si autorganizzano, consapevoli che l’autogestione e’ una responsabilita’ che si divide tra tutti, momenti di crisi molto forte possono avere una risposta positiva e alternativa.
fonte: Agora Roma(facebook)