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Da Mafia Capitale a Cpl Concordia: perché il Ministro Poletti dovrebbe fare un passo indietro

Creato il 30 marzo 2015 da Alessandromenabue

Da Mafia Capitale a Cpl Concordia: perché il Ministro Poletti dovrebbe fare un passo indietro

Foto: ilfattoquotidiano.it

Massimo D'Alema assicura che il suo rapporto con Cpl Concordia è totalmente trasparente, e che da tale rapporto non ha mai tratto alcun beneficio personale. L'ex leader diessino pone la questione da una prospettiva sbagliata. Proviamo a rovesciarla: per quale motivo alla coop modenese hanno avvertito l'esigenza di acquistare proprio i vini e il non indimenticabile ultimo libro di D'Alema? E' legittimo sospettare che chi sperava di ottenere un vantaggio da questo rapporto fossero proprio quelli di Cpl, e questo non è un problema da poco perché evidenzia per l'ennesima volta come il mondo cooperativo - in particolare quello emiliano - si serva in maniera fin troppo disinvolta della stampella della politica, per non parlare di quella del malaffare. E D'Alema a parte, alle luce di recenti inchieste come Mafia Capitale e Aemilia - che evidenziano i non propriamente specchiati intrecci tra mondo cooperativo, criminalità e politica - ci si chiede se il Ministro del lavoro Giuliano Poletti, che di quella realtà cooperativa è stato a lungo leader indiscusso, non avverta un minimo di disagio nel far convivere la sua attuale figura di uomo delle istituzioni con quella di ex rappresentante di un mondo che, giorno dopo giorno e indagine dopo indagine, si rivela sempre più corrotto e in stato di avanzata putrescenza morale: una cancrena che si è profondamente estesa anche durante gli anni del suo mandato di Presidente di Legacoop e che lascia pensare, nella più benevola delle ipotesi, ad una sua opera di vigilanza sulla condotta delle cooperative a dir poco sciatta. Al di là di eventuali responsabilità concrete attribuibili al Ministro Poletti, i fatti di questi mesi gettano più di un'ombra sul suo operato passato e di conseguenza presente. E, anche se in Italia pare improbo riuscire ad entrare in questa forma mentis, forse è giunto il momento di assimilare un semplice concetto: nessuna ombra deve offuscare il necessario rapporto di fiducia tra i cittadini e i loro rappresentanti.

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