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Da maglietta (dismessa) a berretto!

Da Clara

Da maglietta (dismessa) a berretto!Da maglietta (dismessa) a berretto!Da maglietta (dismessa) a berretto!Da maglietta (dismessa) a berretto!Da maglietta (dismessa) a berretto!Erano almeno 2 anni che volevo provarci; il web è pieno di progetti di questo tipo, che io considero una "figata pazzesca" ma, per quel che mi riguarda, mi fermavano almeno due cose: - trovare la maglietta giusta sulla quale fare l'esperimento, di incerta riuscita - ed il non sapere cucire a macchina (cosuccia di non poca importanza).
E finalmente è arrivato il momento per provarci, perchè almeno la prima cosa è stata risolta.
Difatti, mentre smistavo la roba di Alessio da mandare al nuovo cuginetto in arrivo, ho trovato questa maglietta dal tessuto carino, a righine e con la giusta elasticità. Me la sono subito immaginata con un tocco di colore sul di dietro. Giallo, manco a dirlo! Non esistono altri colori per lui ed in questo caso il giallo ci sta proprio bene! ;-)
Ho preso un berretto di Alessio, del quale ero certa che andasse bene la circonferenza, ed il giornalino delle offerte del supermercato (sì, proprio quello! Ma quanto siamo riciclosi?) ed ho iniziato a fare il cartamodello, aggiustando la forma del berretto come lo volevo. Doveva venire un berretto con la punta che ricadesse all'indietro.
Ecco fatto, cartamodello pronto!
Mi sono fatta il segno della croce ed ho iniziato a tagliare. Taglio non proprio perfetto, ma con la cucitura non si sarebbe notato.
Ho rigirato le due parti, le ho fatte combaciare bene ed ho messo gli spilli.
Da maglietta (dismessa) a berretto!
Bene. E adesso avrei dovuto prendere la mia macchina da cucire, presa anni fa con i punti (se l'avessi comprata, l'avrei scelta di certo diversa!), ma con la quale non ho mai avuto molto feeling, e cucire in quattro e quattr'otto il nuovo berretto.
Ed invece quel giorno non ho avuto la forza di superare il mio timore reverenziale verso cotanto aggeggio ed ho cominciato a cucire a mano. Sì, a mano! Avete capito bene. Ci ho messo un intero pomeriggio di pioggia, ma ce l'ho fatta, ripassando più e più volte e facendo una cucitura a prova del più paziente "scucitore" di questa terra.
Quanto tempo ci avrei messo a cucirla a macchina, se solo avessi saputo farlo?
Persino Alessio, vedendomi sbuffare più e più volte, mentre cucivo per lui quella figata di berretto trasformista, ha capito che quello che stavo facendo sarebbe stato meglio farlo in modo diverso. E zitto zitto è andato di là ed è rispuntato nella stanza spingendo lo scatolone della macchina per cucire, dicendomi: "ma mamma, ma perchè non lo cuci con questa?".
Gli ho risposto che era difficile da usare e lui, molto candidamente ha ribattuto: "mamma, non è difficile. Sei tu che non la sai usare!"
Morale della favola?
Non ho mandato giù la sua frase, che mi ha risvegliato l'orgoglio di mamma. Non potevo fare 'sta figuraccia con mio figlio e...
... insomma, l'altro pomeriggio mi ci sono messa e.... udite udite: HO IMPARATO A METTERE I FILI NELLA MACCHINA PER CUCIRE!
Beh, almeno il ghiaccio è stato rotto!
Spero che non passino altri anni per avere qualche altro passo avanti. ;-)
Intanto però ho anche imparato come si fa una nappina di lana! Dettaglio per il berretto da non sottovalutare! Ehehehe! ;-)
Da maglietta (dismessa) a berretto!
Tutte le foto sono soggette a copyright. Non permetto la loro riproduzione per alcun motivo.

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