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Da Marrakech verso il Sahara

Da Matteo Picchianti @Matteod612

_DSC6651148Marrakech è la porta d’ingresso per il deserto, per quanto ci riguarda, visto il giro che abbiamo deciso di fare, la nostra meta nel deserto era Merzouga. Per  raggiungerla ci sono diverse soluzioni, a seconda delle esigenze logistiche, economiche e di tempo (di solito i tour sono di 3 giorni 2 notti ma ce ne sono anche di 4 giorni 3 notti).
In città, neanche a dirlo, le agenzie che organizzano le escursioni abbondano. Prima di partire avevamo provato anche a prenotare tramite qualche sito internet specializzato in questi tour ma lasciate perdere, i prezzi quadruplicano, lasciate tutto alla contrattazione sul posto, tutti i giorni partono carovane di pulmini e jeep, un posto libero c’è sempre!
Noi abbiamo organizzato tramite il riad dove abbiamo alloggiato a Marrakech (www.amour-de-riad.com  – [email protected]) i quali hanno pensato alla prenotazione e al pagamento per conto nostro, lasciando così a noi la giornata libera per visitare la città.
I quattro modi più frequenti per raggiungere il deserto sono la jeep, il pulmino da condividere (di solito 14/16 persone), i mezzi pubblici oppure un’auto a noleggio.
La nostra scelta è ricaduta sul pulmino condiviso ed alla fine siamo stati molto soddisfatti. I motivi che ci hanno fatto propendere per questa scelta sono stati i diversi: abbiamo escluso in prima battuta i mezzi pubblici perchè non essendo mai stati in Marocco, volevamo almeno avere un’idea di massima di quello che ci poteva essere d’interessante tra Marrakech e Merzouga, cosa impossibile con i mezzi pubblici che si fermano direttamente a Ourzazate per la notte e al mattino ripartono verso il deserto. Allo stesso tempo abbiamo escluso la jeep per via dei costi (sui 300 euro a persona) che secondo noi non valevano gli scenari a cui avremmo assistito durante il percorso (memori anche della tratta Casablanca-Marrakech). Il costo per il tour che abbiamo scelto è stato di 75 euro a persona comprendente il trasporto, 2 cene, 2 colazioni, una notte in albergo (di buon livello), una notte in campo tendato nel deserto e la passeggiata con il cammello nel Sahara, esclusi i pranzi e le eventuali mance a guide; nel nostro caso (e lo consiglio vivamente a tutti quelli che vorranno fare un tour simile) abbiamo deciso di non tornare a Marrakech il terzo giorno ma di restare a goderci Merzouga e le dune del Sahara per poi prendere l’autobus notturno in direzione Fes.
Il percorso del tour organizzato ha toccato più o meno tutti i luoghi d’interesse della zona, vale a dire:
Tizi -n-Tichka – Ait Benhaddou – Ouarzazate -Skoura – Roses valley – Dades Valley/Gorges – Tenghir – Todra Gorges – Tinjdad – Erfoud prima di arrivare a Merzouga.
Ammetto che nessuno di questi luoghi mi ha colpito particolarmente, l’unico che poteva essere degno di nota è Ait Benhaddou ma con il fatto di esser stato set di diversi successi hollywoodiani ormai è talmente finto e su misura di turista da risultare quasi sgradevole, quanto meno per l’atmosfera che si respira. Le bellezze naturali come il Todra Gorges, la Roses Valley, la Dades Valley e il Dades Gorges potrebbero essere stupefacenti  ma avendo visto proprio quest’anno sia l’Himalaya che il Gorge du Verdon…il paragone non regge e non sono quindi riusciti a lasciarmi a bocca aperta come invece sono rimasti molti miei compagni di viaggio. Ouarzazate, al contrario delle precedenti, invece da’ una sensazione di vera cittа berbera anche se ammetto di non aver avuto abbastanza tempo per visitarla. La bocca aperta invece te la lascia il Sahara, già da lontano, quando inizi ad intravedere a distanze ancora chilometriche le prime enormi dune, ti rendi conto che ti troverai a confrontarti con qualcosa di veramente grande.
Arrivati a Merzouga, come in ogni tour organizzato che si rispetti, dei figuranti vestiti da berberi ci aspettano con i cammelli per il nostro breve tour nel deserto in attesa del tramonto. Cena e notte al freddo in tenda, non mi soffermo sui particolari, immaginatevi soltanto un villaggio Valtur ma nel deserto, tutto qua. Resto convinto comunque che, se è la prima volta che visiti il paese, sia la soluzione migliore. Al mattino sveglia alle 6 per vedere l’alba nel deserto, un’ottima colazione e salutiamo il gruppo di ritorno a Marrakech, noi ci dirigiamo a piedi in direzione opposta, le dune del Sahara ci aspettano!
Altre foto fatte durante il percorso, qua.


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