di Piero Tieni
Sulla robotizzazione degli operai si potrebbe ancora discutere (forse). Ma il problema vero è lo sciopero, ovvero la rinuncia ad un diritto sancito dalla Costituzione, che è poi l'unica arma (a volte pure spuntata) rimasta in mano a chi lavora per far valere le proprie ragioni.
Si chiede di rinunciare al diritto allo sciopero, limitatamente al pacchetto in discussione. Come dire: io ti tiro un calcio nelle palle, ma tu non potrai denunciarmi. Solo per questa volta, per carità.
Ma una volta scardinato un principio, non si crea un precedente buono, anzi cattivo, anche per altre stagioni? Non basterà poi tirare fuori la parolina magica emergenza per estendere il malsano principio anche ad altri casi? Si dirà, e perchè a Pomigliano sì e qui no?
L'unica cosa che resta davvero da fare è resitere ed opporsi. Almeno finchè si può.