Una mostra di grande interesse storico e artistico “Da Rubens a Baratta” curata da Vittorio Sgarbi e Mina Gregori a Palazzo Campana di Osimo. Ciò che viene presentato è la migliore produzione pittorica del primo 600 nelle Marche e la cornice è quel Palazzo Campana sito al centro di Osimo, cittadina a pochi minuti da Ancona, che è anch’esso un gioiello di architettura del tempo.
Accanto a nomi altisonanti come Rubens, Bernini, Vouet, Pomarancio, Guercino, Guido Reni, si possono ammirare le opere di locali molto importanti come Cantarini, Sassoferrato, Guerrieri e Maratta. Sono cento le opere visibili, prese da pinacoteche delle Marche, chiese e da collezioni private e offerte all’osservazione di un pubblico attento e selezionato.
Quello che all’ingresso colpisce è l’arazzo del Rubens, l’Assunzione (manifattura fiamminga) proveniente dal Museo Diocesano di Ancona. Tale arazzo è parte di 4 tappezzerie esposte solo in occasioni eccezionali nel giro di 400 anni, ed ora ammirabile in tutto il suo splendore proprio all’ingresso.
È una assunzione resa secondo gli schemi classici nei tre livelli, quello profano, della gente che scopre il sepolcro e rimane attonita nel constatare che il corpo non c’è, quello del sacro, nei due ordini degli angeli e della Madonna, e lei, in un tripudio di angeli, è lassù, nell’alto del cielo, a trionfare sulle mediocrità della terra.
Vorticoso il movimento dei corpi ed il dinamismo delle forme in un equilibrio perfetto e in una resa realistica di grande maestria. Ma accanto a questa seguono capolavori di altissimo livello.
Si può ammirare un San Sebastiano di Guido Reni con quell’incarnato avorio che è tipico ed unico nella pittura di questo artista, vi è poi una Madonna del Rosario del Guercino, prelevata dalla Chiesa di San Marco di Osimo, una Crocefissione del Pomarancio che proviene dalla Basilica della Santa Casa di Loreto, anch’essa spettacolare per quel corpo perfetto che s’incastona su uno sfondo di tenebra.
Poi le meravigliose opere di Carlo Maratta da Camerano, come la Madonna con San Francesco di Sales proveniente dalla Pinacoteca Civica ‘F. Podesti’ di Ancona e una Madonna del Rosario con il Bambino e i Santi Domenico e Caterina da Siena di Simone Cantarini proveniente dalla collegiata di Arcevia.
L’evento sotto l’Alto Patrocino del Presidente della Repubblica, della Presidenza della Repubblica e del Ministero per i Beni e le attività culturali, gode della promozione del Comune di Osimo, della Regione Marche e della Sovrintendenza dei Beni Storico Artistici delle Marche.
Si può visitare con i seguenti orari dalle ore 9,30 alle 12,30 il mattino e dalle 16,30 alle 20,30 il pomeriggio, tranne il lunedì in cui è prevista la visita solo nel pomeriggio, e nei prefestivi e festivi in cui si segue orario continuato dalle 10 alle 23.
Una particolarità, con lo stesso biglietto è possibile accedere nel maestoso Duomo, nel Battistero e nel Museo Diocesano dove è conservata la croce reliquiario del Bernini. L’itinerario poi prosegue nel cuore del Parco del Conero, a Camerano, sulle tracce del Maratta, ed a Loreto, nel Museo della Santa Casa dove sarà allestita una distaccata sezione espositiva dedicata al Pomarancio e nella Sala del Tesoro della Basilica con opere del Pomarancio.
Written by Elisabetta Marchetti