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Da Salute 2.0 a Tecnologia & Salute [a volte si ripassa dal via]

Creato il 06 marzo 2012 da Dtosello

Da Salute 2.0 a Tecnologia & Salute [a volte si ripassa dal via]Probabilmente ci arrivo un po’ tardi, ma ormai trovo limitante, quasi fuorviante, e parecchio inflazionato il ”2.0″, e poi - come dice il buon Gaber - ”quando è moda è moda “….

Così, dopo 3 anni di Salute 2.0 faccio punto e a capo e… ricomincio da tre: persone, tecnologia e salute, cercando di affinare la difficile arte di parlare ”semplice”, con un approccio più pragmatico e propositivo, ma anche – spero - un po’ più disincantato, diretto e personale.

Sento in giro  – tra addetti ai lavori e convegni – ancora troppa enfasi, anche implicita, verso le “magnifiche sorti e progressive” della social-sanità digitale. Personalmente invece mi sembra ormai piuttosto evidente che coniugare migliore salute dei cittadini e sostenibilità del sistema richiede un cambio di paradigma e un profondo cambiamento a tutti i livelli che, per quanto sia (probabilmente) realizzabile dal punto di vista tecnico è tutt’altro che scontato che avvenga… in tempo.

Al di là dei fatti di cronaca, i dati globali sulle malattie croniche e degenerative, sull’invecchiamento, sulla non autosufficienza e sulla disabilità, sul disagio psichico ma anche sul grado di benessere, felicità, fiducia e solidarietà sociale evidenziano che sulla equità, appropriatezza e sostenibiltà del complesso Sistema Salute c’è molto da dire, ma più ancora da fare.

Penso che la Rete possa influire e incidere sui vari processi sociali, organizzativi, ecc. ma le persone cambiano molto più lentamente della tecnologia e mentre questa promette di riuscire a gestire con rendimenti ancora positivi l’aumento di complessità del sistema, i “legami deboli” delle relazioni digitali mi pare stentino a far fronte all’aumento della complessità e a generare sufficiente innovazione “dal basso”.

Al di là dei termini e delle tendenze più o meno “di moda” – medicina partecipata, empowerment del cittadino-paziente, innovazione aperta, community online, social business, ecc. – si tratta di sperimentare con concretezza, coraggio e creatività nuove modalità di coinvolgere le persone a rispondere – con partecipazione e lungimiranza – ai (veri) bisogni di salute e di senso della nostra società.

Personalmente dunque, nel condividendere per quanto possibile questa visione e consapevolezza, intendo lavorare maggiormente con le persone, nelle imprese e nelle organizzazioni, sul fronte della ricerca-azione, della consulenza e del tutoraggio-formazione, perchè la “leva della tecnologia”, digitale e non, sia davvero un (potente) mezzo/strumento per (ri)innovare il Sistema Salute.


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