Dal 29 aprile al 4 maggio, a Torino, si terrà il 26esimo Torino Glbt Film Festival. L’inaugurazione avverrà il 28 aprile 2011 all’Uci Cinemas Lingotto e dal giorno successivo si svolgeranno le proiezioni al cinema Massimo sito in Via Giuseppe Verdi 18, nelle vicinanze della Mole Antonelliana e del Museo Nazionale del Cinema.
Come ogni anno, il Torino GLBT Film Festival – “Da Sodoma a Hollywood” presenterà oltre 100 nuovi film, tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, provenienti dai cinque continenti, anteprime internazionali, in concorso e fuori concorso.
Quest’anno avremo come focus:
Iran, nodo alla gola
Filmati “rubati” soprattutto alla Rete d’impressionante e cruda drammaticità, ma anche i volti, i foto-ritratti di decine e decine di adolescenti condannati alla pena capitale o la cui condanna, in questi anni, è già stata eseguita. Un omocausto spesso dimenticato o sottovalutato dalla politica e dai media, un vero e proprio sterminio della giovinezza, una denuncia dell’arroganza del potere e della religione. Angels on Death Row, il documentario realizzato da Alessandro Golinelli e Rocco Bernini sarà presentato in anteprima mondiale sabato 30 aprile (ore 20.30) e, in replica, martedì 3 maggio (ore 16.30): un atto di accusa contro il regime di Ahmadinejad, un regime che perseguita gli omosessuali e li impicca, senza pietà e nel totale disprezzo dei diritti umani.
Omofobia, l’odio mangia l’anima
Biofilmografie internazionali che indagano e testimoniano lo stato della comunità GLBT raccontando per esempio come in Blattangelus di Araceli Santana il tema della religione in Messico, dove il protagonista vive il conflitto tra le sue inclinazioni e una fede che non ammette la sua presunta diversità. O in Beauty and Brains di Catherine Donaldson che racconta come il Nepal diventata una repubblica, dopo decenni di monarchia assoluta sta redigendo la nuova costituzione, sui diritti dei gay e del “terzo sesso” (la denominazione nella quale i transgender locali si riconoscono).
Il fondatore del movimento gay – il Blue Diamond – ha organizzato un singolare talent show che è allo stesso tempo una competizione e un evento sociale. Un talent itinerante dove oltre alla bellezza conta anche l’intelligenza (Beauty and Brains) in giro per i paesi e le città del Nepal (e serata conclusiva a Katmandu) al quale partecipano le rappresentanti del “terzo sesso”: le finaliste, oltre alla soddisfazione, saranno reclutate per lavorare nella campagna di prevenzione sull’Aids. Un reportage trascinante su una realtà in trasformazione, tra panorami immortali e suggestivi.
Ed ancora con Cai Hong Shang Hai di Kevin Shen gettiamo uno sguardo sul mondo omosessuale di Shangai. Visitiamo le palestre, i ristoranti, i locali notturni, un cineclub, un circolo letterario, e conosciamo i suoi protagonisti: l’aggraziato ballerino di un nightclub, gli studenti della Shanghai Jiaotong University impegnati a sensibilizzare l’opinione pubblica, i volontari che distribuiscono preservativi nei parchi, i “privilegi” sociali dei gay benestanti rispetto a quelli che ancora temono il coming out e, controvoglia, continuano a sposarsi, un matrimonio “dimostrativo” tra due ragazzi e due ragazze. Un documentario discreto e pudico, anche nel linguaggio oltre che nei contenuti, che testimonia l’apertura, ancora semi-ufficiale, del regime cinese alle battaglie sui diritti civili e della comunità GLBT, una comunità alle prese con la “lunga marcia” verso la propria consapevolezza. Nel 2009 il regista, partecipò al concorso lunghi con Fire in Silence.
Think Pink! Non solo moda!
Dedica al fortunato incontro tra il cinema e la moda. Sarà Veruschka, la protagonista del focus, la prima top model ad essere riconosciuta come “la donna più bella del mondo” dal grande fotografo Richard Avedon, diretto da Paul Morrissey e Bernd Böhm e la cui sceneggiatura è stata scritta dalla stessa modella.
Protagonisti della sezione il glamour, gli stilisti, l’eleganza che hanno segnato un’epoca e influenzato il costume e hanno avuto non poche contaminazioni con il cinema.
In programma pellicole di ieri e di oggi tra le più rappresentative del legame tra la moda e il cinema come Funny Face (Cenerentola a Parigi) di Stanley Donen del 1957, film-culto sulla moda, con la fotografia curata da Richard Avedon, alla cui carriera la pellicola è ispirata. O ancora, il recente, L’amour fou di Pierre Thoretton, sulla vita di Yves Saint Laurent e la struggente storia d’amore con Pierre Bergé. Tra i titoli del Focus anche Annie Leibovitz: Life Through a Lens di Barbara Leibovitz che ripercorre la vita e le opere della grande fotografa e la sua lunga storia d’amore con Susan Sontag.
Potete ottenere tutte le informazioni del Festival, con orari, titoli e sezioni visitando il sito ufficiale
a cura del Dott. Alessandro Coraci