Del traffico di Saigon, dei fiumi di motorini, delle precauzioni da prendere quando si attraversa la strada abbiamo già parlato qui.Oggi mentre passeggiavo in centro mi sono accorto però che c'è un aspetto di questo traffico, una sua dinamica, una circostanza specifica da trattare a parte. E' la partenza dei motorini allo scattare del verde.Spesso gli incroci di Saigon sono dotati soltanto di semafori per veicoli: quelli per i pedoni, normalmente sistemati alle estremità delle strisce pedonali, non ci sono. Tu stai percorrendo un marciapiedi, arrivi all'incrocio, vedi la solita legione di motorette schierate dietro la linea bianca, intuisci che hanno il rosso (anche se non lo vedi) e ti affretti ad attraversare. ...tanto anche se scatta il verde aspetteranno che io sia arrivato dall'altra parte...Questa è una conclusione azzardata che ti può costare molto cara. Rileggi queste ultime due righe tre volte prima di proseguire.Sei ancora al centro della prima corsia e i segnali che capti non sono rassicuranti: i motori vengono scaldati con delle brevi accelerazioni, alcune ruote avanzano improvvisamente di alcuni centimetri per poi fermarsi bruscamente. Pensi a dei cavalli da corsa che scalpitano sulla linea della partenza...e non provi la stessa emozione che provavi da ragazzino, all'ippodromo, seduto accanto a tuo padre col gelato e i biglietti delle puntate in mano. Ti affretti ma sei ancora in alto mare. A un certo punto partono tutti: ti senti un fantasma, un'anima dotata di un corpo invisibile ma non è la sensazione che immaginavi di provare quando in passato hai desiderato avere questi super-poteri. E' come un'onda. Nessuno sembra vederti, eppure sei lì, lampante: l'unico pedone, occidentale, atterrito, in mezzo alla strada. Di che altro hanno bisogno per notarti?In realtà non lo fanno apposta, per arroganza o sadismo. Seguono un automatismo, lo fanno decine di volte al giorno, tutti i giorni. Un vietnamita non si sarebbe comportato come te: sei tu l'inconcepibile eccezione, non loro.Ovviamente all'ultimo istante faranno di tutto per evitare l'impatto: rallenteranno, sbanderanno, magari arriveranno persino a fare l'impensabile - fermarsi. Questo, unito al tuo scatto da gazzella, dovrebbe aiutarti a portare a casa la pellaccia anche stasera. Ma non ci contare troppo: anche se per ora ti è andata bene, la prossima volta, prima di attraversare, dai un'occhiata di sbieco al semaforo principale. Se è giallo, attendi, hai ancora tanta vita davanti a te.
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Del traffico di Saigon, dei fiumi di motorini, delle precauzioni da prendere quando si attraversa la strada abbiamo già parlato qui.Oggi mentre passeggiavo in centro mi sono accorto però che c'è un aspetto di questo traffico, una sua dinamica, una circostanza specifica da trattare a parte. E' la partenza dei motorini allo scattare del verde.Spesso gli incroci di Saigon sono dotati soltanto di semafori per veicoli: quelli per i pedoni, normalmente sistemati alle estremità delle strisce pedonali, non ci sono. Tu stai percorrendo un marciapiedi, arrivi all'incrocio, vedi la solita legione di motorette schierate dietro la linea bianca, intuisci che hanno il rosso (anche se non lo vedi) e ti affretti ad attraversare. ...tanto anche se scatta il verde aspetteranno che io sia arrivato dall'altra parte...Questa è una conclusione azzardata che ti può costare molto cara. Rileggi queste ultime due righe tre volte prima di proseguire.Sei ancora al centro della prima corsia e i segnali che capti non sono rassicuranti: i motori vengono scaldati con delle brevi accelerazioni, alcune ruote avanzano improvvisamente di alcuni centimetri per poi fermarsi bruscamente. Pensi a dei cavalli da corsa che scalpitano sulla linea della partenza...e non provi la stessa emozione che provavi da ragazzino, all'ippodromo, seduto accanto a tuo padre col gelato e i biglietti delle puntate in mano. Ti affretti ma sei ancora in alto mare. A un certo punto partono tutti: ti senti un fantasma, un'anima dotata di un corpo invisibile ma non è la sensazione che immaginavi di provare quando in passato hai desiderato avere questi super-poteri. E' come un'onda. Nessuno sembra vederti, eppure sei lì, lampante: l'unico pedone, occidentale, atterrito, in mezzo alla strada. Di che altro hanno bisogno per notarti?In realtà non lo fanno apposta, per arroganza o sadismo. Seguono un automatismo, lo fanno decine di volte al giorno, tutti i giorni. Un vietnamita non si sarebbe comportato come te: sei tu l'inconcepibile eccezione, non loro.Ovviamente all'ultimo istante faranno di tutto per evitare l'impatto: rallenteranno, sbanderanno, magari arriveranno persino a fare l'impensabile - fermarsi. Questo, unito al tuo scatto da gazzella, dovrebbe aiutarti a portare a casa la pellaccia anche stasera. Ma non ci contare troppo: anche se per ora ti è andata bene, la prossima volta, prima di attraversare, dai un'occhiata di sbieco al semaforo principale. Se è giallo, attendi, hai ancora tanta vita davanti a te.
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